Per la prima volta in Italia un gruppo politico regionale restituisce una fetta importante delle indennità ricevute: oltre il 65% dello stipendio. Nelle ultime ore il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale ha bonificato la somma di 106.162,00 euro indirizzata al “Fondo per lo sviluppo” della Regione Fvg. «Sono risorse – risparmiate dagli stipendi dei primi tre mesi e mezzo attività – che restituiamo ai cittadini, a chi fa impresa in questa regione senza costi aggiuntivi – ha spiegato il consigliere regionale Cristian Sergo durante la conferenza stampa che si è tenuta in Sala Azzurra -. Per concretizzare questa iniziativa non abbiamo, infatti, creato nuovi strumenti amministrativi, né utilizzato personale della Regione ma sfruttato un Fondo che già esiste e che è aperto ai versamenti di chiunque abbia a cuore le piccole e medie imprese».
«Un risultato reso possibile da un nostro emendamento approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale durante la discussione della legge sull’assestamento di bilancio – ha ricordato Sergo -. Rinnoviamo qui, come già avvenuto in Aula, l’invito rivolto a tutti gli altri consiglieri regionali e parlamentari di questa Regione a utilizzare a questo strumento per restituire la parte in eccedenza del loro stipendio. Tutte le coalizioni alle recenti elezioni si sono, infatti, presentate ai cittadini affermando che lo stipendio dei consiglieri regionali era troppo alto e che andava diminuito ma – purtroppo – finora nessuno ha restituito alcunché».
Durante la conferenza stampa i consiglieri regionali M5S hanno anche reso noto di voler rinunciare a qualsiasi altro privilegio. «In questi mesi abbiamo ricevuto da più “parti” inviti a feste, fiere, iniziative, biglietti gratuiti, promozioni dedicate e sconti di ogni tipo – ha svelato Sergo -. Ovviamente, così come avvenuto con i Telepass gratuiti, abbiamo sempre declinato questo tipo di inviti e di offerte. Riteniamo che i politici abbiano già un reddito sufficiente per andare al cinema, a teatro, allo stadio o in fiera senza dover approfittare di questi “regalini”».
L’occasione è stata propizia anche per fare il punto dell’attività svolta dal Gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in questi primi tre mesi e mezzo di legislatura. «Sono stati mesi molto intensi per noi cinque, cittadini come tutti gli altri, che fino a poco tempo fa non avevano mai messo piede in un’aula consiliare. Dal 13 maggio ad oggi abbiamo presentato 55 atti amministrativi (38 emendamenti, 6 interrogazioni a risposta scritta, 5 ordini del giorno, 3 interrogazioni a risposta immediata, 1 interrogazione a risposta orale, 1 mozione, 1 voto alle camere) puntando soprattutto sulla qualità della nostra azione. Non va inoltre mai dimenticato che, su mandato dei cittadini, il MoVimento 5 Stelle svolge un ruolo di controllo costante sull’attività politica degli altri gruppi politici presenti in Consiglio regionale».
«Va detto che la giunta Serracchiani – purtroppo – non ha mai risposto a nessuna delle nostre interrogazioni. L’esecutivo ha risposto a quelle immediate e solo ad un paio delle 57 complessivamente presentate da tutti i gruppi presenti in piazza Oberdan».
«Ci siamo poi occupati di temi importanti come i costi della politica, la Ferriera di Servola, l’Ideal Standard di Pordenone, il reddito di cittadinanza, il commercio, la Tav, il rigassificatore di Zaule, la centrale A2A di Monfalcone, l’ospedale di Pordenone, gli ogm e il Cie di Gradisca. Cittadini al fianco dei cittadini che si battono per rendere migliore il Friuli Venezia Giulia. Battaglie – ha concluso Sergo – che porteremo avanti per tutti i prossimi cinque anni, per le quali, essendo forza di opposizione, non sempre è necessario presentare proposte di legge».