“È stato un piacere poter assistere alla tavola rotonda sul futuro della Laguna di Marano e Grado tra minacce e azioni di tutela organizzata da Legambiente. L’occasione è servita a divulgare i risultati delle analisi effettuate dalla Goletta Verde negli scorsi giorni. Non abbiamo mai fatto allarmismi sulle acque di balneazione visto che le stesse analisi di Arpa Fvg hanno sempre attestato l’eccellenza delle nostre spiagge principali, Muggia a parte. Vanno sottolineati invece i tanti reati individuati dalla Capitaneria di Porto nel corso del 2018: dati su cui riflettere”. Lo sottolinea il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha preso parte alla tavola rotonda organizzata da Goletta Verde questa mattina a Lignano Sabbiadoro.
“Rimane tuttavia irrisolto il caso delle ordinanze di divieto di raccolta dei pochi molluschi rimasti nelle nostre coste, trovati con valori di escherichia coli superiori anche di 16 volte i limiti di legge. – prosegue Sergo – Da marzo due delle quattro zone fronte spiaggia di Lignano Sabbiadoro risultano oggetto di questi interventi dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria. Valutiamo positivamente che per la prima volta il Cafc abbia ammesso pubblicamente di avere avuto un problema che ha causato un inquinamento microbiologico l’anno scorso. Di sicuro non sarà stato l’unico fattore, ma è un fattore” aggiunge Sergo, commentando positivamente i dati di Goletta Verde sulla balneabilità delle acque del Friuli Venezia Giulia.
“La presenza di escherichia coli nei molluschi evidentemente non è tale da pregiudicare la balneabilità, e questo è un fatto positivo – prosegue il consigliere regionale – ma dopo avere posto la questione per due anni e mezzo, ancora non c’è una parola ufficiale sulle origini e sulle cause degli sversamenti ma nemmeno sulla irreversibile riduzione dei frutti di mare. Non dimentichiamo che proprio ieri è stata approvata in aula una norma che assegna 300 mila euro per il ripopolamento delle vongole, mentre è stato bocciato il nostro emendamento che chiedeva di individuare e rendere note le cause che hanno portato alla carenza di nutrienti e quindi allo spopolamento, proprio per evitare che questi fondi non si rivelino un buco nell’acqua”.