Verrà discussa nella seduta d’aula di mercoledì prossimo la mozione, presentata dal Movimento 5 Stelle, che chiede alla Giunta regionale di “dare immediato avvio alla procedura di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Ferriera per tutelare la salute dei cittadini”, e di fissare “un puntuale e stringente cronoprogramma per la dismissione dell’area a caldo dell’impianto”, prevedendo nel contempo “strategie per la tutela degli attuali livelli occupazionali, in collaborazione con i Ministeri competenti e l’autorità di sistema portuale”.
“Siamo di fronte a una situazione che non vede la riconciliazione tra risanamento ambientale e sviluppo economico dell’area industriale – afferma il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario della mozione – con disagi per la popolazione che non diminuiscono. Si continua infatti a riscontrare la presenza nell’ambiente e nelle abitazioni limitrofe di polveri, odori e rumori fortemente impattanti sulla popolazione e non compatibile con un’area densamente abitata, tanto che dal gennaio 2008 ci sono state più di seimila segnalazioni di allarme da parte di cittadini e a settembre scorso il Consiglio regionale ha accolto una petizione sottoscritta da 1200 cittadini che chiedevano di attivare le procedure per la dimissione dell’area a caldo”.
“Il rapporto istituzionale tra l’azienda Siderurgica Triestina srl e la Regione Friuli Venezia Giulia è stato costellato da una lunga storia di diffide culminata negli ultimi anni con altre azioni che non hanno portato alla risoluzione dei problemi legati alle emissioni di polveri, alla copertura dei parchi minerari e all’impatto acustico,” ricorda Ussai.
“Il presidente Fedriga, prima di assumere l’incarico, aveva ripetutamente dichiarato come la riscrittura, e non la revisione, dell’Aia fosse un impegno vincolante – conclude il consigliere M5S –. L’attuale assessore regionale Roberti, quando era vicesindaco di Trieste, aveva invitato la Regione a ‘risparmiare tempo con inutili comunicati stampa’ e ad ‘annullare immediatamente l’Aia’. Per ultimo, l’assessore all’ambiente Scoccimarro pochi giorni fa ha annunciato un incontro con Arvedi con l’obiettivo di trovare ‘una strada per giungere a obiettivi soddisfacenti per tutti. Si tratta di chiudere l’area a caldo nel 2022’. Ci auguriamo che, dopo tanti anni di parole, si passi finalmente ai fatti, a partire dall’accoglimento della nostra mozione”.