“Siamo stupiti per la bocciatura di una norma innocua e di buon senso”. È il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, dopo il voto negativo dell’aula all’emendamento presentato dal Gruppo pentastellato per inserire in legge un tetto di 135 mila euro per il trattamento economico dei dirigenti regionali.
“L’intento del nostro emendamento – spiega Sergo – non era quello di tagliare, perché abbiamo indicato l’attuale cifra massima che viene percepita e ritenuta idonea per i dirigenti regionali, bensì di stabilire un limite per legge, come peraltro previsto per il direttore generale, senza quindi stravolgere quanto accade attualmente. Ci sembrava opportuno farlo, tanto più nel momento in cui viene previsto l’incarico fiduciario per i vicedirettore centrali, che potranno essere esterni con ulteriore aggravio di spese”.
“L’assessore Callari ha invece preferito respingere la nostra proposta, lasciando quindi mano libera alla Giunta: bene se verranno chiamate figure di alto spessore, inaccettabile se servirà a dare un lauto stipendio agli amici degli amici – conclude il consigliere M5S -. Secondo Callari il tetto al trattamento economico stronca la possibilità di avere manager di alto livello. Noi siamo convinti che alla cifra che abbiamo proposto possiamo trovare nella nostra regione dirigenti altamente qualificati. Grazie al nostro emendamento le posizioni e le intenzioni della giunta ora sono chiare”.