“I dati forniti dall’assessore Riccardi, secondo il quale su un fabbisogno di 8.225.000 dispositivi di protezione individuale, l’81% (6,6 milioni) sarebbe stato coperto grazie agli sforzi della Regione e solo il 19% sarebbe stato inviato dal Governo, ovvero 1.562.000 DPI, non coincidono con i dati forniti dalla Protezione Civile Nazionale, che ritiene di avere consegnato a Trieste non solo 1.240.000 mascherine chirurgiche e 322.000 FFP2, ma anche un altro milione e mezzo di mascherine monovelo e FFP3 e un milione di altri materiali tra cui 250 mila calzari, 500 mila guanti 51 mila tamponi e 78 mila cuffie”. Lo rendo noto il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, secondo cui “in tutto sarebbero arrivati 4,1 milioni di pezzi che sarebbero la metà di quanto messo a disposizione per il sistema sanitario regionale. Questi i dati che probabilmente Riccardi aveva già in mano, a cui vanno aggiunti gli arrivi di ieri di altri 210.121 pezzi tra cui 120.000 mascherine, perché l’approvvigionamento continua”.
“Secondo i dati che siamo riusciti a reperire sull’approvvigionamento delle mascherine – prosegue Sergo – la Protezione Civile FVG ha effettuato almeno 28 ordini per oltre 4 milioni di euro di mascherine distribuite per lo più alla popolazione. Da marzo sono state acquistate 2.634.460 mascherine, anche grazie alle molte aziende del territorio che hanno riconvertito la propria produzione. Vista la difficoltà di distribuzione del materiale anche i nostri Comuni hanno affrontato acquisti per reperire almeno 383.540 affrontando una spesa di almeno 500 mila euro, acquisendo non solo mascherine filtranti, ma anche chirurgiche e FFP. Inoltre – afferma l’esponente M5S – vanno considerate quelle che sono state donate ai Comuni, agli ospedali, a vari ordini professionali, al Porto di Trieste e a varie case di riposo almeno 548.260 dispositivi. Il totale delle mascherine a disposizione ammonta quindi a 7.866.689 mascherine, eppure in molte case non sono ancora state consegnate”.
“A queste vanno aggiunte quelle comprate dall’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute che, come confermato dal presidente Fedriga e dallo stesso Riccardi, ha continuato a rifornire i nostri ospedali. Purtroppo – puntualizza Sergo – abbiamo chiesto i dati ufficiali del fabbisogno e dell’approvvigionamento regionale nell’unica Commissione consiliare sul tema dell’emergenza lo scorso 8 aprile, per avere una risposta immediata siamo costretti a depositare un’interrogazione per il Consiglio Regionale di mercoledì prossimo. In ogni caso dai documenti reperibili, sappiamo che sono stati effettuati almeno sette ordini di mascherine chirurgiche per un totale di 3 milioni di euro che porterebbero a 6 milioni di dispositivi qualora il prezzo fosse lievitato di 20 volte rispetto a febbraio, quando era di 3 centesimi al pezzo. Il tutto a fronte di un fabbisogno giornaliero stimato di circa 60 mila pezzi.”.
“Anche perché l’ARCS non ha acquistato solo le mascherine chirurgiche ma ha effettuato ordini per complessivi 2,5 milioni di euro per approvvigionarsi di mascherine tipo FFP2, FFP3 o KN95. In attesa di conoscere i dati dall’Azienda, possiamo ritenere che nei 45 giorni di emergenza conteggiati da Riccardi (che per noi dovrebbero essere almeno 55, se partiamo dal primo contagio del 29 febbraio) in FVG siano arrivate sicuramente più di 14 milioni di mascherine. Nonostante questo sono ancora diversi gli appelli a rifornire in maniera adeguata non solo i cittadini, ma anche le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e alcuni operatori della sanità che continuano a lamentare la carenza di dispositivi. Ecco perché i conti non tornano”.