Delineare linee di indirizzo regionali per la presa in carico post-guarigione da Covid-19, contenenti le indicazioni operative per l’attivazione dei percorsi di follow-up, non soggetti a ticket, fornire alle Aziende Sanitarie indicazioni omogenee e condivise in merito alle modalità attuative e gestionali per la presa in carico dei pazienti clinicamente guariti, garantire il coordinamento degli studi già avviati o di successiva attivazione da parte delle Aziende sugli esiti a distanza dell’infezione. Sono gli obiettivi di una mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle.
“L’emergenza sanitaria – spiega il consigliere regionale Andrea Ussai, primo firmatario della mozione – ha costretto la comunità scientifica a confrontarsi con una patologia dal quadro clinico non ancora conosciuto. È quindi evidente la necessità di monitorare attentamente le fasi di decorso dopo la guarigione, e questo anche in previsione di un possibile miglioramento della programmazione e delle risposte del Servizio sanitario regionale”.
“La letteratura scientifica definisce le numerose conseguenze, a breve e lungo termine, che interessano il paziente al termine della malattia – continua Ussai -. Alcuni esempi sono la sindrome da post-terapia intensiva, con effetti sulla normale ripresa delle attività quotidiane e frequenti disturbi d’umore, la sindrome da postaffaticamento virale, in cui permangono stanchezza e affaticamento, il danno permanente d’organo, soprattutto polmoni e cuore, il ‘long Covid’, una condizione di difficile inquadramento in cui permangono una moltitudine di sintomi anche diversi mesi dopo l’infezione”.
“L’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina ha recentemente attivato un ambulatorio a questo scopo ma l’obiettivo – conclude l’esponente M5S – deve essere quello di attivare, in maniera omogenea in tutto il Friuli Venezia Giulia, un percorso di follow-up in grado di individuare eventuali complicanze a medio e lungo termine. Un programma che deve assicurare un’attività clinico-diagnostica modulata in base alla severità della sintomatologia presentata e, contestualmente, realizzare studi mirati per meglio comprendere la malattia e indagare le ripercussioni”.