“La situazione al Pronto Soccorso di Udine è estremamente preoccupante, ma purtroppo non è l’unica nella nostra regione”. Così i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle commentano la realtà critica che emerge nelle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia.
“Con la carenza di personale già presente, è molto grave sapere di infermieri che si licenziano in quanto esausti per la situazione che stanno vivendo ormai da più di un anno – affermano gli esponenti M5S -. Il tutto aggravato dal fatto che non ci sono le risorse per pagare gli straordinari del 2020, nonostante le nostre richieste a dicembre di valutare il fabbisogno in questo senso e di aumentare lo stanziamento a questo scopo. Senza contare che si chiede a questi operatori anche di fare i vaccini come volontari fuori orario di servizio”.
“Udine è solo la punta dell’iceberg, ma altre realtà come Gorizia, Monfalcone o Palmanova sono sotto pressione, con tempi di attesa per i codici gialli che, nel migliore dei casi, supera la mezzora – concludono i portavoce pentastellati -. Il rischio è che, a causa dell’alto numero di accessi, questi Pronto Soccorso siano occupati interamente da pazienti Covid positivi, con carenza di spazi e difficoltà di prendere in carico gli utenti non Covid, come capitato oggi proprio a Monfalcone”.