Evitare uno svuotamento di funzioni del Centro regionale unico per l’amianto (CRUA) e dargli il ruolo operativo necessario per essere un punto di riferimento per gli ex-esposti. È questo l’obiettivo di una mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
“Chiediamo di provvedere urgentemente all’adempimento degli obiettivi definiti dalle Linee di gestione del servizio sanitario e sociosanitario regionale per il 2021, che prevede la collaborazione con la Direzione centrale Salute e le Aziende sanitarie per la predisposizione delle attività informative e per la sorveglianza sanitaria dei cittadini riconosciuti da INAIL esposti all’amianto – spiega la consigliera regionale Ilaria Dal Zovo, prima firmataria della mozione -. Ad oggi, non risultano essere pervenuti al CRUA i nominativi dei soggetti che avrebbero diritto ai percorsi di sorveglianza sanitaria e alle altre iniziative a loro dedicate. Un disservizio che rischia di provocare un minore accesso ai percorsi di accertamento sanitario di lavoratori ex-esposti, condizionandone in negativo le aspettative e la qualità di vita”.
“La mozione chiede inoltre di definire quanto prima le modalità operative, organizzativo-gestionali e di collaborazione del CRUA con gli enti del Servizio sanitario regionale, inserendole, una volta concordate con i professionisti del Centro, nelle linee di gestione per il 2022, in cui attualmente non c’è alcun riscontro sull’operato del CRUA stesso – sottolinea Dal Zovo -. La delibera relativa alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale, nulla dice rispetto all’organizzazione del centro e ai suoi rapporti con gli enti di coordinamento. Analogamente, la bozza di atto aziendale di ASUGI si limita a stabilire che ‘il Centro regionale unico amianto afferisce al Dipartimento dei Servizi per la Sicurezza, Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria con sede operativa a Monfalcone’”.
“Attraverso la nostra mozione – conclude l’esponente pentastellata – intendiamo definire una volta per tutte il ruolo del CRUA, nato con l’obiettivo di coordinare le attività delle aziende sanitarie regionali a supporto delle persone affette da malattie amianto correlate, oltre ad attuare i programmi di sorveglianza sanitaria. L’amianto ha colpito e colpisce pesantemente la nostra regione: è ora di riconoscere il CRUA non solo a parole, ma con i fatti e assegnando funzioni ben chiare che valgano su tutto il territorio regionale. Un cittadino che ne ha bisogno, deve sapere che è al CRUA il soggetto a cui deve rivolgersi e che il Centro lo prenderà in carico e lo guiderà per tutto il percorso”.