“Se la politica avesse dato subito ascolto ai cittadini, a quest’ora avremmo una situazione chiara delle emissioni, dei loro punti di caduta e degli effetti dei venti e degli odori nella zona di Ponte Rosso ma non solo. Invece nulla si è fatto e qualcuno dovrebbe iniziare a spiegare come mai”. Lo affermano il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo e i consiglieri Ilaria Dal Zovo e Mauro Capozzella, in occasione dell’audizione dei proponenti della petizione ‘No al progetto di ampliamento dell’impianto Kronospan di San Vito al Tagliamento’.
“In Commissione l’assessore Scoccimarro ha affermato che non può accogliere una petizione che imporrebbe il diniego dell’autorizzazione – spiegano gli esponenti M5S -. Poi, per salvare la faccia, la maggioranza ha votato risoluzione con cui, come prevede il regolamento, fa propria ‘in tutto o in parte’ la petizione, la quale però chiede soltanto ‘una parte’ all’amministrazione regionale: di non autorizzare il progetto”.
“Il testo approvato dal centrodestra conferma come sussistano ancora ‘elementi di criticità sulle soluzioni proposte’ e come ci sia una ‘oggettiva assenza dati ambientali della qualità dell’aria’. A ottobre dell’anno scorso – aggiungono i consiglieri -, abbiamo sentito Scoccimarro annunciare le centraline, in accordo con la Zona Industriale Ponte Rosso e gestite da ARPA, mentre oggi dice che si sta ancora lavorando ad un accordo”.
“Esistono leggi nazionali che la Regione dovrebbe recepire da decine di anni e che, se approvate, faciliterebbero la mancata autorizzazione a insediamenti industriali se ritenuti impattanti, ma si attende (non si comprende cosa) prima di vederli in aula- concludono Sergo, Dal Zovo e Capozzella -. Secondo quanto affermato dall’assessore, le norme non saranno presenti nemmeno all’interno del disegno di legge FVGreen. Se ci sono iter in corso che potrebbero essere risolti con una norma di questo tipo, o la stessa deve essere approvata quanto prima oppure ci si deve augurare di veder concluso al più presto l’iter procedurale, così potremo finalmente discutere e approvare una legge annunciata più volte dall’assessore dall’inizio legislatura”.