L’accordo firmato a livello nazionale tra l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro (Assolavoro) e i sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp apre la strada all’accoglienza e all’inclusione e inserimento sociale e lavorativo di tutti i rifugiati. Non ci sia la tentazione di interventi discriminatori”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Mauro Capozzella.
“Un documento che garantisce l’universalità degli interventi, in modo da evitare discriminazioni che, purtroppo, abbiamo già avuto modo di riscontrare in Friuli Venezia Giulia – continua l’esponente M5S -. L’obiettivo dell’accordo, infatti, è attivare percorsi formativi per facilitare l’inserimento lavorativo dei rifugiati e fornire loro un sostegno immediato, anche attraverso il supporto ai lavoratori che adottano iniziativi di accoglienza nei loro confronti”.
“Nel disegno di legge omnibus, in corso di esame nelle varie Commissioni consiliari – conclude Capozzella – la tendenza pare quella di garantire forme di sostegno ai rifugiati provenienti dall’Ucraina per l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia. Un tale intervento è certamente apprezzabile per l’estensione della platea dei beneficiari ad una categoria di persone in condizioni di fragilità e di vulnerabilità e caratterizzata dalla presenza di un alto numero di minori inseriti in nuclei familiari monogenitoriali, ma pur sempre verrebbero introdotte in tal modo disparità di trattamento nei confronti di nuclei familiari ugualmente meritevoli di protezione internazionale (i rifugiati e i titolari di protezione sussidiaria), accolti nella nostra Regione e ai quali dovremmo pure assicurare strumenti adeguati di inclusione sociale”.