“La serie di emendamenti della maggioranza per garantire finanziamenti con nomi e cognomi non mancava neanche in tempi di vacche magre, figuriamoci in un assestamento di bilancio ricco come quello approdato oggi in aula”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“Nel 2018, con un colpo di teatro, il presidente Fedriga ottenne il ritiro di queste proposte, ma adesso, dopo quattro anni, i tempi sembrano essere cambiati. Vedremo quanti saranno approvati in aula ma, tra risorse che vengono assegnate a parrocchie, sindaci amici, associazioni e chi più ne ha, più ne metta, abbiamo valutato in circa 3 milioni di euro l’ammontare di questi ‘bonus’ – continua l’esponente pentastellato -. Il tutto in attesa di capire a quali pochi fortunati Comuni la Giunta destinerà 30 milioni di euro, in maniera del tutto discrezionale”.
“Non mettiamo in dubbio la bontà, a volte la necessità, di progetti e attività di chi andrebbe a beneficiare di questi fondi – conclude Sergo -, ma ancora una volta sottolineiamo l’iniquità di questo modo di agire: chi ha la giacchetta di un consigliere da tirare non può avere una corsia preferenziale rispetto ai ‘comuni mortali’ nell’accesso ai contributi regionali. I bandi ci sono, che si dia la possibilità a tutti di accedere a risorse importanti come quelle presenti in questo assestamento”.