“Nel giorno in cui l’Azienda Sanitaria emette l’ennesima ordinanza di sospensione di raccolta dei molluschi in Laguna per livelli di escherichia coli, doppi rispetto ai limiti consentiti per quelle aree, attendiamo che si faccia chiarezza sulle cause che lo scorso 14 giugno hanno portato l’appena eletto sindaco Giorgi a firmare la sua prima ordinanza per vietare la balneazione nella spiaggia di Lignano Pineta”. A chiederlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che ha depositato un’interrogazione alla Giunta Fedriga dopo essere venuto a conoscenza di un’ordinanza emessa dal Comune di Lignano Sabbiadoro per il superamento, anche in quel caso del doppio dei limiti consentiti di escherichia coli nel litorale friulano, revocata il giorno successivo. Mai prima d’ora si era reso necessario un intervento per vietare la balneazione a Lignano.
“Per fortuna le successive analisi hanno permesso di verificare che i parametri fossero rientrati nei limiti di legge, passando da 1013 ufc/100ml del 14 giugno ai 10 ufc/100ml del 15 giugno. Un po’ come avvenuto nella riviera romagnola a fine luglio con i divieti di balneazione emessi per essere revocati 24 ore dopo – ricorda Sergo -. In Emilia Romagna, ieri si è ripresentato il problema ed è stata l’ARPA ad anticipare le ordinanze sindacali rendendo noti alla stampa gli sforamenti, allertando i bagnanti della situazione e permettendo a tutti i giornali nazionali di occuparsi di quanto avviene lì, da noi si è tenuta la notizia nascosta. Come spesso avviene, tocca al M5S rendere pubblica la presenza di queste ordinanze”.
“Come prevede il decreto ministeriale, a seguito della delimitazione dell’area da interdire, dovevano essere analizzate le cause del superamento del valore limite, al fine di individuare ed attuare adeguate misure di miglioramento – aggiunge l’esponente M5S -. Per questo chiederemo alla Giunta Fedriga e agli assessori competenti di conoscere, a distanza di due mesi, le cause del superamento. Nella stessa mattinata del 14 giugno pochi metri più in là nella zona di Terrazza Mare è stata riscontrata una presenza batterica venti volte superiore (238 ufc/100 ml) a quella normalmente presente, ma entro i limiti consentiti”.
“Ricordiamo che la spiaggia Pontile di Pineta è quella attraversata dalla condotta che scarica a mare i reflui dell’impianto di depurazione di Lignano. Non ci sarà nessuna correlazione, ma è anche vero che, a distanza di 31 anni dalla Direttiva Acque, il depuratore di Lignano necessita di tutta una serie di interventi per renderlo adeguato alle norme europee, nazionali e regionali. Così come è vero che, secondo l’Azienda Sanitaria, la presenza di microrganismi riscontrata più di vent’anni fa nei molluschi del litorale si poteva con molta probabilità attribuire agli scarichi a mare del depuratore. Da allora non si sono riscontrate altre ‘probabili’ cause dell’inquinamento microbiologico nel litorale udinese: chissà se questa ordinanza – conclude Sergo – sia stata l’occasione giusta per farlo”.