“Condividiamo l’appello della Fondazione Think Tank di accelerare i lavori della terza corsia sull’A4 Venezia – Trieste, invocando il modello Genova”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Fa piacere che anche la società civile inizi ad avere nostalgia del M5S al Governo e dei risultati ottenuti in poco tempo (in quel Ministero c’è stato un esponente pentastellato per meno di un anno)”.
“È di poche ore la notizia, che rimbalza dal Veneto, della firma del Presidente Meloni sulla proroga dello stato di emergenza dell’A4 fino al 31 dicembre 2024. Il che giustificherebbe ogni intervento emergenziale per ottenere la più veloce fine dei lavori possibile – continua Sergo -. È abbastanza strano che l’atto della proroga sia stato inviato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio al Presidente Zaia che ha diffuso la notizia e non all’attuale Commissario Straordinario, ovvero il Presidente della Regione FVG Fedriga. Evidentemente a Roma hanno una percezione di chi si sta muovendo per questa partita e chi no, d’altronde noi non abbiamo neanche un assessore ai trasporti, che ha preferito il Parlamento alla Regione”.
“Il modello Genova in Friuli Venezia Giulia non dovrebbe essere utilizzato solo per i cantieri dell’A4 – conclude l’esponente del MoVimento – ma per tutte le opere che il famoso ‘partito del SI’ non è stato in grado di portare avanti in questi 5 anni di governo: ponte sul Torre, ponte di Moggio Udinese, ponte sul Meduna, ma ci sono anche le opere ferroviarie su cui non si è mosso un dito (Ponte sull’Isonzo – upgrade tecnologico tra Venezia Trieste ma anche nodo di Udine, potenziamento linea Pordenone – Trieste) o su cui si sarebbero fatti notevoli danni senza l’opposizione del M5S, come nel caso della variante di Latisana”.