“La Presidente Meloni di Fratelli d’Italia annunciava che doveva essere ‘il Governo del non disturbare chi vuole fare’ e affermava di voler ‘tutelare i diritti del Superbonus e migliorare le agevolazioni edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia’ invece ci ritroviamo un Governo che ha deciso di dare il colpo di grazia a decine di migliaia di imprese, molte anche del Friuli Venezia Giulia”. Lo affermano il coordinatore regionale del MoVimento 5 Stelle, Luca Sut, e i consiglieri regionali pentastellati Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai.
“Non c’è altro modo di descrivere quello che sta accadendo: dopo il dimezzamento in legge di bilancio della misura “Transizione 4.0” per tutte le imprese produttive, ora anche con lo stop alla possibilità di utilizzare la cessione del credito e sconto in fattura per tutti i bonus edilizi – spiegano gli esponenti pentastellati -. Il Governo ha deciso di fare un salto indietro di almeno 7 anni, da quando è stato introdotto il meccanismo della cessione dei crediti. Ben prima, quindi, della nascita del Superbonus. Un colpo basso a un settore, quello dell’edilizia, che ha inciso in modo determinante sulla crescita record del PIL nel 2021 (+6,6%) e nel 2022 (+3,9%). Performance che nel nostro Paese non si vedevamo da 35 anni”.
“Ci chiediamo cosa farà Forza Italia in questo Governo, dopo avere presentato numerosi atti in Parlamento a favore del Superbonus e di tutti gli altri bonus. Ci chiediamo cosa ne pensa il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massiimiliano Fedriga, dello stesso partito del ministro Giorgetti che ha scritto la norma in oggetto, che è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore oggi stesso – continua la nota -. Tutto questo non più tardi di un paio di giorni dall’approvazione, su spinta nostra e di tutta l’opposizione, della norma che permette di agevolare la circolazione dei crediti grazie all’intervento della Regione e dei suoi enti strumentali. Un’idea portata avanti dal MoVimento e forse proprio per questo il Governo vuole bloccarla”.
“Cosa ne sarà dei 100 milioni stanziati da Fedriga e Scoccimarro per i cittadini che installano impianti fotovoltaici e batterie di accumulo? – si chiedono i rappresentanti del M5S -. Per come è stata impostata la norma, si dà la possibilità solamente a chi ha almeno 7-8 mila euro da investire di poter ricevere il contributo regionale. Ma, con la morte della cessione del credito e dello sconto in fattura, la cifra da anticipare sarà pari a quella dell’intero costo dell’impianto, quindi almeno 15 mila euro. La cosa certa è che questo Governo ha deciso di abbandonare l’intera filiera dell’edilizia raccontando, in perfetta continuità con i progetti dell’ex Presidente Draghi, finte mancanze di risorse e trovando invece ogni modo per distruggere definitivamente questa misura soltanto perché nasce da una illuminata visione di economia e impresa avuta dal Movimento 5 Stelle nel Governo Conte II”.