“Avendo dato parere contrario al nostro emendamento che voleva cancellare ogni riferimento all’investimento siderurgico di valenza sovranazionale da realizzarsi nei terreni di Punta Sud, e visto che l’assessore Bini, contrariamente a quanto espresso negli articoli richiamati, ha ribadito che si tratta di una infrastrutturazione generica, abbiamo ritirato il nostro emendamento con il presupposto di ripresentarlo in aula”. Commenta così la consigliera regionale del Movimento 5. Stelle Rosaria Capozzi la decisione di voler riproporre in aula la questione Acciaieria.
“Per ottenere la più larga condivisione possibile, anche tra esponenti della maggioranza, abbiamo convenuto di non mettere ai voti un emendamento che sarebbe stato bocciato dalla Giunta. Siccome l’assessore Bini continua a dire che i 20 milioni servono per infrastrutturare la zona industriale -continua la pentastellata – scriveremo in legge in maniera chiara che queste risorse non siano propedeutiche a insediare un’acciaieria e soprattutto non per investimenti in Punta Sud”.
“Se nemmeno queste proposte verranno accolte sarà evidente a tutti -conclude Capozzi – che chi non vota i nostri emendamenti vuole i dragaggi oltre i 7,5 metri e un’acciaieria nei terreni che son stati comprati dal pubblico per essere rinaturalizzati”.