“Appaltare l’intero reparto di pronto soccorso è la resa del pubblico ai servizi privati”. Commenta così la consigliera del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi a decisione di Asufc di affidare per otto mesi il servizio medico specialistico del pronto soccorso di Latisana.
“Una decisione già da noi contestata in passato, sia quando si è scelto di esternalizzare i servizi minori di Latisana, sia quando è stata individuata la Cooperativa Amaltea per gli ospedali udinesi”.
“È la resa definitiva del pubblico, che in questi anni ben conoscendo le problematiche relative ai pensionamenti e alle dimissioni di massa – fa sapere la consigliera del movimento – non ha saputo apportare i giusti correttivi per evitare che le aziende private risultino più attrattive per il personale, impostazione che è emersa anche in sede di assestamento di bilancio, dove si è deciso di continuare in questa direzione”.
“La gestione della sanità continua ad essere fallimentare – conclude Capozzi – a dirlo non siamo solo noi, è intervenuta anche la corte dei conti con riferimento alle liste d’attesa, con una sonora bocciatura ha detto in maniera neanche troppo velata che ci sono evidenti discrepanze tra prestazioni programmate e quelle erogate”.