“La Regione Friuli Venezia Giulia, invece di semplificare, complica ulteriormente le cose senza risolvere i problemi legati al caro carburanti. È ormai evidente, infatti, il caos creato dall’app regionale QrFvg Carburanti: una novità che avrebbe dovuto assicurare importanti benefici per gli utenti, mentre si sta invece rivelando un clamoroso boomerang”.
Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, ricordando che “lo aveva già anticipato il M5S, così come aveva fatto il delegato del Codacons, Manuel Rizzi (gestore ed esperto del settore), partecipando alle
audizioni della IV Commissione del Consiglio regionale”.
“Un’applicazione – ricorda l’esponente pentastellata – bocciata anche dal corpo nazionale dei Vigili del fuoco che, recentemente, hanno ribadito come le operazioni di riconoscimento non si possono fare nelle zone a rischio incendi ed esplosioni, dove le colonnine di rifornimento rendono molto più lunga e macchinosa l’operazione. Gli utenti devono, pertanto, raggiungere le casse dei distributori prima e dopo i rifornimenti. I problemi applicativi per gli operatori, tuttavia, non finiscono qui”.
“Infatti, nella stessa applicazione regionale – spiega la rappresentante del M5S – vengono riportati i distributori già operativi che, al momento, sono solo una parte, ingenerando la
considerazione che sono solo questi quelli abilitati a praticare gli sconti. Così, tuttavia, non è. L’aggiornamento dell’app non è inoltre tempestivo rispetto ai prezzi praticati e per alcune
stazioni compaiono quelli di marzo o, addirittura, di gennaio”.
“Questa, purtroppo, è l’idea di semplificazione del Centrodestra. Per abbassare i prezzi – conclude Capozzi – sarebbe bastato ridurre le accise, come promesso da Salvini e Meloni prima delle elezioni”.