“Dopo aver ricevuto una ventina di osservazioni al progetto di realizzare un impianto di produzione di calore e di energia elettrica alimentato a biomasse costituite dagli scarti e prodotti delle proprie attività di recupero autorizzate, sovvalli interni e frazione legnosa derivante dai pretrattamenti dei rifiuti legnosi conferiti), con cogenerazione per teleriscaldamento urbano, Bioman ha chiesto e ottenuto una sospensione del procedimento di screening ambientale fino al 30 ottobre 2023”. A renderlo noto è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.
“Traducendo per i non addetti ai lavori, riportiamo la definizione di Legambiente che, intervenuta nella procedura pubblica, ha descritto il progetto come un nuovo inceneritore per rifiuti speciali che comporta nuovo ed ulteriore impatto ambientali nella zona. Noi come la Regione attendiamo ancora le opere di mitigazione previste dalla precedente autorizzazione rilasciata, in ogni caso non sufficienti a migliorare la situazione della zona in cui insiste l’attuale impianto a ridosso dei Magredi”.
“Molti sono anche gli Enti critici, a partire dall’Asfo più volte già richiamata da comitati e cittadini intervenuti nel procedimento per i pareri negativi già espressi in passato riguardanti possibili aumenti di emissioni in un ambiente già compromesso dal punto di vista della qualità dell’aria. Per far fronte alle numerose richieste di chiarimenti e integrazioni pervenute, Bioman ha dovuto chiedere una sospensione dell’istruttoria e ottenendo così una proroga fino a fine ottobre, evitando così l’archiviazione dell’istanza”.