“Spostare il trasporto da gomma a rotaia rimane una priorità per il Friuli Venezia Giulia. Per questo motivo, nell’ambito della manovra finanziaria più ricca della storia, chiederemo di trovare soluzioni per implementare gli investimenti sia per il materiale rotabile regionale che per le infrastrutture, bloccate da decenni e realmente utili per i nostri cittadini”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, chiedendo la presenza dell’assessore Cristina Amirante e dei tecnici di Rfi in IV Commissione.
“Il primo obbiettivo – spiega l’esponente pentastellata – rimane quello di risolvere, una volta per tutte e in tempi brevi, la realizzazione dei numerosi passaggi a livello sulla rete ferroviaria che, specie su alcuni punti strategici, creano problemi alla circolazione stradale. Come avviene a Udine e a Sacile sulla statale Ss13, solo per citare i casi più eclatanti, perché altri sono sospesi a San Giorgio di Nogaro”.
“Bene ha fatto l’assessore Amirante a chiarire in via definitiva la posizione dell’Esecutivo sulla Sacile-Gemona. Anche alla luce delle dichiarazioni avventate di una consigliera regionale, appartenente alla Maggioranza che governa la Regione, che vorrebbe chiudere del tutto una tratta ferroviaria, invece di realizzare le opere che eliminerebbero i disagi”.
“Riteniamo – conclude Capozzi – che la ferrovia Sacile-Gemona vada assolutamente potenziata, dotata di treni ecologici, messa in sicurezza la linea fino a Gemona e riaperta quanto prima, incrementando il traffico sia merci che passeggeri, vista la sua accertata valenza turistica. Tuttavia, per farlo, servono anche gli interventi infrastrutturali per troppi anni rimandati, senza arrivare nemmeno alla progettazione delle opere necessarie. Come, per esempio, il sottopassaggio della Ss13 Pontebbana. Dare la colpa a chi ha governato dieci anni fa ormai regge poco: da cinque anni la Lega e il Centrodestra guidano la Regione, da quasi tre lo Stato e da un anno anche il ministero delle Infrastrutture”.