“Rfi invece di diminuire i minuti recuperati con la velocizzazione della linea, finisce per aumentarli. Dopo 20 anni siamo ancora a un punto morto e dopo dieci i treni da Venezia e Trieste non solo non hanno diminuito la loro percorrenza ma addirittura l’hanno peggiorata e la peggioreranno ancora, nonostante i milioni di euro spesi”.
A dirlo, in una nota, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha commentato con il coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle Cristian Sergo gli incontri tra Rfi e l’assessore regionale Cristina Amirante.
“Avevamo chiesto un’audizione di Rfi in IV Commissione, ma forse si è voluto evitare un altro imbarazzo ai suoi tecnici. Siamo passati – sottolinea Capozzi – dalla svolta miliardaria annunciata dal ministro Salvini in Parlamento la settimana prima delle elezioni regionali, all’ennesimo comunicato dove si dice tutto e niente”.
“Se è vero che grazie al potenziamento tecnologico verranno recuperati 10 minuti, è anche vero che 3 anni e mezzo fa al Consiglio regionale è stato detto che con questi interventi (che dovevano costare 160 milioni di euro, a cui si aggiungevano 116 milioni per i passaggi a livello da dismettere, oggi invece si parla di 219 milioni solo per il potenziamento) si recuperano al massimo 7 minuti, gli altri tre si potevano recuperare con la variante di Latisana (che non si farà) e la variante sull’Isonzo. Quest’ultima – ricorda l’ex consigliere regionale Sergo – nonostante sia commissariata, è da quasi due anni ferma per la valutazione di impatto ambientale, per i pareri negativi della Giunta Fedriga che lo scorso marzo lamentava carenze documentali e progettuali per poter esprimere il proprio parere. Dopo 8 mesi è tutto fermo. Nel 2016 un Frecciabianca collegava i capoluoghi in un’ora e 24 minuti, oggi Trenitalia con la sola sosta di Trieste Airport li collega in un’ora e 37 minuti. In 7 anni abbiamo perso 13 minuti e ne perderemo ancora”.
“Quello che non è stato riferito all’assessore Amirante è che si sta realizzando la bretella per raggiungere l’aeroporto di Venezia in treno – ribadisce Capozzi – e questa breve deviazione aumenterà di 14 minuti la percorrenza dei treni ad alta velocità. Dopo aver speso 664 milioni di euro, non proprio i 475 che erano preventivati, per fare questa nuova stazione i treni ad alta percorrenza saranno obbligati a fermarsi”.
“Ma è interessante notare come i costi lievitino all’aeroporto veneziano, lievitino sul nodo di Udine passato in pochi anni da 203 a 280 milioni, ma non lievitino per il progetto complessivo della Venezia Trieste rimasto a 1,8 miliardi, cifra stimata nel 2014. La metà – concludono Capozzi e Sergo – sarebbe necessaria per le gallerie nel Carso, per le quali secondo Rfi non ci sarebbero progetti, mentre per l’assessore il discorso non è ancora chiuso, ma solo ‘non in corso'”.