“Abbiamo richiesto alla Direzione Ambiente i dati inerenti il bando per la concessione dei contributi finalizzati all’acquisto e all’installazione di dispositivi di regolazione del flusso per i pozzi artesiani,e il dato è a dire poco imbarazzante”. A denunciare l’esito del bando con cui si sarebbero dovute soddisfare almeno 12 mila proprietari di pozzi artesiani è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi.
“Il bando partito il 1 settembre doveva concludersi il 15 novembre scorso, tuttavia considerato il consistente numero di istanze ancora in “elaborazione” sul portale istanze on line dedicato alla linea contributiva, era stata concessa una proroga. Oggi veniamo a sapere che al giorno della proroga erano pervenute solamente 14 domande”.
“Le consistenti istanze pervenute da novembre al 30 aprile sono state 48, per un totale di 62 domande, di queste ne sono state finanziate 52, dieci sono ancora in fase di definizione. Le somme complessivamente erogate ai cittadini sono state pari a 11.723,85 euro. Questi numeri fanno riflettere sulla credibilità che l’intera amministrazione regionale ha sul tema dei pozzi artesiani. Avevamo avvisato l’Assessore che i 3,5 milioni di euro stanziati erano eccessivi e che avrebbero bloccato risorse che potevano essere utilizzate per altre problematiche. Purtroppo, i problemi restano e le acque delle falde artesiane continuano a esser pompate forzatamente per usi industriali, ittiogenici, balneari”.