Queste sono le domande che abbiamo posto alla Giunta e le risposte dell’assessore Scoccimarro (FdI):
Domanda 1 – Come mai sia stato approvato un documento preliminare all’avvio della progettazione di un’opera finalizzata alla laminazione delle piene del medio e basso corso del fiume Tagliamento secondo quanto indicato dal Piano di Gestione Rischio Alluvioni che propone la realizzazione di una traversa laminante, con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano per la creazione di un bacino di espansione in linea, in alveo attivo che costa cinque volte più dell’intervento previsto nel PGRA.
Risposta: È stato approvato un documento preliminare all’avvio della progettazione per le opere attualmente prevista dal PGRA. Data la natura preliminare del documento i costi sono una stima approssimativa, così come lo erano le precedenti opere previste dal PGRA e dai Piani stralcio Sicurezza Idraulica.
Domanda 2 – Come mai non sia stato rispettato il termine di 100 giorni per la presentazione del documento dalla data di affidamento.
Risposta: La questione è meramente tecnica e non politica. Gli uffici riferiscono che i colloqui e le verifiche condotte con l’autorità di distretto hanno comportato più volte la sospensione dei termini contrattuali.
Domanda 3 – Come verrebbe finanziata la traversa adiacente al ponte di Dignano il cui documento preliminare stima una spesa di circa 200 milioni, atteso che per la protezione dell’intero Fiume Tagliamento quattro mesi fa son state ipotizzate opere per 180 milioni di euro e che per l’anno 2024 la ripartizione delle risorse disponibili sui pertinenti capitoli del bilancio MASE, effettuata applicando gli indicatori di riparto di cui al DPCM 5 dicembre 2016, la quota destinata al finanziamento degli interventi ricadenti in questa Regione, per l’annualità 2024, risulta pari a euro 30.743.657,60.
Risposta: Attualmente il Ministero ha messo a disposizione l’importo indicato. Le restanti risorse sono da reperire. La nostra regione non ha problemi di finanze e abbiamo già integrato per esempio la spesa per il ponte di Latisana: a fronte dei 18 mln dello Stato, ne abbiamo messi ulteriori 22 poiché l’opera finale varrà appunto 40 mln.
Domanda 4 – Quali alternative alla traversa laminante, con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano sono state prese in considerazione prima dell’approvazione dello studio preliminare.
Risposta: Il documento approvato è il documento preliminare all’avvio della progettazione nell’accezione dell’art.15 c.5 del D.P.R. 207/2010 e s.m.i.; Il documento risponde al quadro di esigenza dettato dal PGRA. Nello stesso sono richiamati i passaggi agli studi precedenti con le relative valutazioni di tutte le “alternative” a scala di bacino idrografico, considerato che l’affidamento prevedeva la ricognizione di tutti gli studi effettuati dal 1966 ad oggi.
Domanda 5 – Se, come e quando verranno realizzate le altre opere previste nell’Allegato III-B sul territorio regionale e quale sia la loro fonte di finanziamento.
Risposta: Le ulteriori opere previste dal PGRA seguono la programmazione del Registro Nazionale Difesa del suolo – Re.N.Di.S. parte con finanziamenti statali e parte regionali.
Domanda 6 – Se ritenga corretto che sia sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni del Distretto idrografico delle Alpi Orientali, alla luce della significativa modifica dello stesso, prevedendo non più una sola opera di laminazione (Ponte traversa Pinzano) ma due (la Costruzione di una traversa laminante, con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano e la Realizzazione di traversa adiacente al ponte di Madrisio e costruzione di casse di espansione fuori alveo).
Risposta: IL PGRA ha visto una fase di gestazione conclusasi a marzo 2022 molto lunga e rispettosa della procedura prevista dagli artt. 68 e ss del D.lvo 152/06. Le modifiche delle opere contenute nell’allegato III ovvero il cd. Tabellone delle misure viene disposto per previsione contenuta nello stesso PGRA (art. 6) con Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Distretto. Si precisa che con il Decreto in questione si è aggiornato un intervento nell’ambito della Misura M32_1 che è rimasta invariata, di conseguenza in mancanza di un’incidenza sulla Misura di Piano non è necessaria alcuna Valutazione Ambientale Strategica (cd VAS), semmai dovendosi valutare in una fase successiva, a ciò dedicata, l’incidenza dell’intervento sulla matrice ambientale all’interno delle specifiche procedure amministrative preordinate (VIA). In conclusione, sicuramente i progetti delle singole opere saranno sottoposti alle verifiche di impatto ambientale che nel caso siano necessarie. Come più volte sottolineato con parole seguite dai fatti (ormai 6 incontri pubblici sul tema considerata l’ultima IV commissione del 4 novembre), c’è la massima apertura al dialogo e condivisione con il territorio e come preannunciato ai Sindaci nella lettera che ho spedito loro, appena verranno incaricati i progettisti delle varie opere vi saranno gli incontri tecnici con i Comuni interessati.
Queste le parole, diramate alla stampa, della Consigliera Rosaria Capozzi a seguito della risposta dell’assessore:
“Con la nostra interrogazione siamo ritornati sul tema del momento: la laminazione del Tagliamento. Abbiamo infatti chiesto chiarimenti all’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, rispetto all’unica opera ancora oggi prevista nel Piano di Gestione del Rischio Alluvioni e, come tale, approvata dalla Giunta regionale. Ovvero, la traversa laminante adiacente al ponte di Dignano, giacché il ponte-traversa di cui parla l’assessore è citato in una generalità di luglio che, tuttavia, non ha alcuna valenza giuridica. Tant’è che lo stanziamento dello Stato di 30 milioni di euro vale per la traversa adiacente”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema legato al fiume Tagliamento, anche alla luce delle odierne discussioni emerse nel corso dei lavori della IV Commissione.
“Attraverso la nostra interrogazione, ormai datata 7 maggio, abbiamo anche chiesto lumi – aggiunge l’esponente pentastellata – sul perché l’opera prevista dal Piano avesse dovuto costare inizialmente 40 milioni di euro, mentre ora ne richieda ben 200”.
“Appare del tutto imbarazzante – sottolinea Capozzi – la risposta data quest’oggi dall’assessore, secondo il quale il costo è approssimativo (un’approssimazione che presenta, però, una differenza di ben 160 milioni di euro) per poi cercare di salvare il salvabile dicendo che i 200 milioni sono per il ponte-traversa. Così però non è perché si riferiscono alla traversa adiacente al ponte, approvata dalla Giunta”.
“Così come è apparsa chiara – evidenzia ancora la rappresentante del M5S – la volontà politica di Scoccimarro di procedere per progettare il ponte-traversa, depotenziando una volta ancora il potere decisionale del Consiglio regionale e dei Consigli comunali”.
“Per quello che ci riguarda – conclude Capozzi – continueremo le nostre azioni affinché ciò non avvenga. A partire dalla discussione sulla mozione del collega Maurmair, di cui apprezziamo la volontà di dialogo e confronto, ma che va modificata in quanto superata dai fatti”.
Qui potete leggere la nostra interrogazione per intero: IRO 256 CAPOZZI