“Ci saremmo stupite del contrario e, proprio per questo motivo, abbiamo atteso la conferma ufficiale in merito alla ‘non chiusura’ del reparto di Cardiologia nell’ospedale di Gorizia. Ciò dopo le smentite di Asugi ma, soprattutto, alla luce delle rassicurazioni dell’assessore regionale Riccardi, da noi ricevute ormai cinque anni or sono”.
Lo evidenzia, attraverso una nota stampa condivisa con la collega Ilaria Dal Zovo (coordinatrice territoriale per l’ex provincia di Gorizia), la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo la parola sul delicato tema legato al nosocomio isontino ed esprimendo soddisfazione per il mantenimento dell’operatività del delicato settore medico.
“Sicure dell’importanza di questo reparto, già nel 2020 – ricordano le esponenti pentastellate – avevamo interrogato l’assessore Riccardi per mettere a tacere le stesse voci che circolavano fin da allora. Se, dopo un lustro, se ne parla ancora, evidentemente qualcuno ai vertici del sistema sanitario ci prova sempre e poi, a seconda delle reazioni e della prossimità delle successive elezioni, ritira la manina. Meglio così, comunque”.
“Tutto da decidere, invece, riguardo l’altrettanto delicato futuro dell’Unità di Terapia intensiva cardiologica (Utic). Il fatto che l’esponente dell’Esecutivo – concludono Capozzi e Dal Zovo – non si sbilanci su quale unità voglia chiudere tra Gorizia e Monfalcone, sembra far capire che, di fronte alle prossime elezioni amministrative nella città dei cantieri, tutti gli allarmi sulla sicurezza di pazienti e operatori possono aspettare”.