Fotovoltaico, Capozzi: Legge ormai urgente ma contenuti troppo lacunosi

“La legge sul fotovoltaico, urgente e importantissima, era attesa ormai da anni. Il nostro auspicio era quello che la norma ponesse finalmente ordine a una situazione troppo abusata. Perché, sia chiaro ancora una volta, noi siamo a favore della transizione energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Tuttavia, tutto ciò non può avvenire senza una regolamentazione seria che tuteli il nostro patrimonio culturale e paesaggistico”.

Lo ribadisce, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema legato al fotovoltaico e spiegando le motivazioni che l’anno indotta, in aula, a esprimere parere contrario al documento proposto dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia.

“Abbiamo rimarcato nuovamente – aggiunge l’esponente pentastellata – la necessità che si debbano preferire le aree dismesse, le cave e le discariche, nonché le aree degradate. Il testo, così come è stato votato, secondo noi risulta irricevibile, perché conserva tutte le criticità che ci avevano indotto a intervenire con ben 24 emendamenti, utili per modificarne e perfezionarne alcuni passaggi, ma alla fine tutti quanti bocciati”.

“Riteniamo anche che i contenuti licenziati in sede di Commissione – precisa Capozzi – non saranno di certo efficaci nella prospettiva di voler domare la situazione di caos che attualmente regna, prevedendo altresì un’attuazione farraginosa che interverrà non prima di 12 mesi dall’approvazione della legge. Un lasso di tempo – spiega ancora la nota – nel corso del quale dovranno essere elaborate le cartografie che, attraverso un ulteriore allungamento dei tempi, dovranno poi essere recepite dai Comuni nell’ambito dei rispettivi strumenti urbanistici. Siamo intervenuti anche rispetto a questo tema, ritenendo inaccettabile tale periodo, considerato il fatto che nel primo mese dell’anno le domande sono aumentate del 200%. Il tutto valutando anche che il decreto legislativo 199/2021 stabilisce che le Regioni individuino le aree non idonee con apposita legge e non attraverso successivi adempimenti amministrativi”.

“Pertanto, vista l’apertura rispetto a questo specifico emendamento, se accolto la legge potrà entrare immediatamente in vigore – sottolinea la rappresentante del M5S – senza attendere l’approvazione delle cartografie con un ulteriore ritardo che andrebbe a sommarsi al tempo già perso. Cosi come è stata bocciata anche un’altra nostra istanza che interveniva per sopprimere un emendamento contenuto nella legge che stabilisce la prevalenza della disciplina relativa alle aree idonee, nel caso sulla stessa insistesse sia la qualificazione di idonea che di non idonea. Una bocciatura giustificata dal fatto di non essere allineati con la previsione nazionale”.

“Il parere della Sovrintendenza, che non costituisce certamente una sorta di Bibbia alla quale affidarsi ciecamente, pur riprendendo le parole dell’assessore – conclude Capozzi – arriva comunque alle nostre stesse considerazioni. Tutto ciò per evidenziare che le numerose bocciature apparivano più umorali che fondate su considerazioni effettive”.