
“Nonostante il progetto di trasferimento dell’ospedale materno-infantile Burlo Garofolo risalga ad alcuni decenni or sono, oggi è emerso un quadro rassicurante rispetto alla revisione di un piano che pare essere in grado di soddisfare le esigenze degli operatori e dei pazienti”.
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), prendendo la parola sul progetto per la nuova sede dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste, oggetto quest’oggi delle attività in seno alla III Commissione permanente, culminate in una serie di audizioni che hanno coinvolto l’Esecutivo regionale e i vertici delle realtà ospedaliere interessate.
“La rimodulazione dei volumi degli edifici dedicati all’ospedale materno-infantile – aggiunge l’esponente pentastellata – consentirebbe un miglioramento della situazione attuale: da 8 a 16 posti letto in Ginecologia e stanze singole per le degenze. Ne deriverebbe un evidente salto di qualità sotto gli aspetti del comfort, del benessere e della privacy dei pazienti. Un trasferimento voluto dagli stessi operatori e che, secondo l’assessore Riccardi, non inciderà sull’autonomia dell’Ircss e della sua prerogativa: la ricerca. La preservazione dello status di Ircss è, secondo noi, l’aspetto più importante da tenere a mente nell’esecuzione di questo progetto”.
“D’altro canto, riscontriamo altresì un insufficiente coinvolgimento della popolazione residente che troppo spesso – precisa Capozzi – non viene presa in considerazione dai decisori pubblici. Bene poi la ripiantumazione di 865 alberi ma, nel breve termine, non riusciranno certamente a compensare i benefici dei quasi 300 fusti adulti della pineta di Cattinara, abbattuti nonostante avessimo più volte chiesto di rivedere quella parte della strategia”.
“Rimane, infine, il grosso interrogativo legato all’attuale sede in via dell’Istria, il cui futuro – sottolinea la rappresentante del M5S – sembra ancora incerto”.
“Resteremo vigili – conclude Capozzi – per assicurarci che quell’area non venga depauperata e anche per tutelare i diritti dei cittadini”.