Comunicato stampa n 2 del 27 settembre 2012
Negli ultimi giorni, sono stati diffusi i dati relativi ai costi sostenuti dai cittadini del Friuli Venezia Giulia, per il mantenimento della Giunta e del Consiglio Regionali (23,6 milioni di euro annui).
La democrazia ha un costo ma è lecito pretendere di avere un ritorno. Quello che risulta invece dall’attuale legislatura è il dimezzamento della media delle leggi promulgate, l’allungamento dei già biblici tempi di legiferazione e la rarefazione degli incontri delle commissioni. Questo comporta inevitabilmente un solo giudizio: nonostante le spese consistenti (che a questo punto risultano ampiamente immotivate), le istituzioni sono incapaci di far fronte alle esigenze dei cittadini.
Ad oggi, la risposta delle istituzioni è il silenzio: nessun segnale di autocritica o ammenda da parte della casta regionale. Questo atteggiamento risulta in linea con quanto accaduto nel consiglio comunale di Trieste qualche mese fa quando la nostra proposta di taglio dei gettoni dei consiglieri è stata bocciata compattamente da tutti gli schieramenti.
Ci chiediamo se, tralasciando la decenza di rispondere ai cittadini, si rendano conto di quanto stiano promuovendo le richieste che contraddistinguono il Movimento 5 Stelle. Non è solo un problema di taglio dei costi, è soprattutto un problema di approccio alla politica. Manca un’ottimizzazione dei tempi, dei contenuti e soprattutto una trasparenza nei confronti di chi, in questa regione, sembra venga considerato un semplice suddito.