“Excusatio non petita, accusatio manifesta”: il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Fvg replica a Brandolin, Dressi e Lorelli sul caso “Mille miglia”

 

Con questa lettera intendiamo replicare all’onorevole Brandolin, alle forze sindacali e al presidente dell’Aeroporto Sergio Dressi facendo alcune precisazioni in merito agli articoli pubblicati dai quotidiani regionali a seguito della nostra interrogazione sul caso “Mille miglia”.

 

Innanzitutto consideriamo la replica dell’onorevole Brandolin, già presidente dell’Aeroporto Fvg spa, una difesa non necessaria. A lui, così come a Dressi, non abbiamo, infatti, né richiesto né addebitato alcunché. Quello che abbiamo fatto rappresenta invece una evidente prerogativa di chi riveste il ruolo di consigliere regionale. La nostra interrogazione è rivolta, infatti, alla presidente della giunta Debora Serracchiani nell’intento di ottenere i dovuti chiarimenti dalla Regione Fvg, proprietaria al 100% delle azioni della società Aeroporto Fvg spa.

Riteniamo che il deputato Giorgio Brandolin sia in perfetta buona fede, ma come sottolineato più volte, i documenti in nostro possesso svelano altro rispetto a quello che è accaduto in merito al programma “Mille miglia”. Abbiamo quindi deciso di chiedere alla giunta delucidazioni. Se necessario, per senso di responsabilità verso i cittadini, invieremo i documenti in nostro possesso all’autorità giudiziaria.

 

Di mascalzonesco, onorevole Brandolin, non c’è proprio nulla. E ci sembra anche un termine poco appropriato e poco rispettoso rivolto a chi svolge semplicemente il proprio dovere. Nessun comunicato ma domande lecite, contenute in un’interrogazione, che si riferiscono a una segnalazione anonima che ci è pervenuta.

 

All’attuale presidente Dressi, pure lui intervenuto nella  vicenda per confermare che in effetti “la truffa” (termine mai da noi utilizzato) è realmente avvenuta, ricordiamo che non abbiamo chiesto la testa di nessuno. La sua uscita a riguardo ci lascia oltremodo sgomenti e delusi. Anche a lui ribadiamo che stiamo esclusivamente svolgendo uno dei compiti a noi preposti. Per verificare una segnalazione, uno dei modi è l’interrogazione. E così abbiamo fatto.

D’altra parte, il presidente Dressi, dovrebbe ben sapere che ogni volta che ci siamo rivolti alla società di gestione da lui presieduta, per ottenere l’accesso agli atti, la risposta è sempre stata negativa. I vertici di Aeroporto Fvg spa ritengono che i consiglieri regionali, così come addirittura la giunta stessa, non possano essere autorizzati al controllo degli atti, quando invece è in vigore una legge regionale che dovrebbe garantire questo diritto.

 

Se la società di gestione rimane sempre trincerata dentro le proprie mura, come specificato dal senatore Sonego, è un po’ difficile avere un riscontro. Ancora oggisiamo in attesa, infatti, di ottenere le password richieste e il documento che ha sancito l’accordo per la famosa “livrea”.

 

Quello che ci ha lasciato increduli è stato, infine, l’incomprensibile intervento del sindacalista Lorelli. La nostra interrogazione non va contro i lavoratori, né tanto meno punta a screditarli. Semmai alla base c’è la richiesta di una maggiore tutela dei lavoratori. Se (e sottolineiamo se) qualcun altro ha sbagliato forse non c’è stata molta giustizia sociale in questo episodio. “Dipendenti infedeli, intervento che supera ogni limite, attacco contro la classe operaia, strumentalizzazione, discredito di un’intera classe sociale, infangare indiscriminatamente una categoria di lavoratori…” Queste sono le parole utilizzate da Lorelli quando nessuno di questi concetti è contenuto all’interno della nostra interrogazione.

 

Aggiungiamo che chiunque può vedere online che la nostra collega Ilaria Dal Zovo, prima di diventare consigliera regionale, svolgeva, all’interno dell’Aeroporto, l’addetta alle pulizie. Noi non abbiamo alcun bisogno di rinnegare il nostro passato o nasconderlo, caro Lorelli. Questa affermazione, fatta per sminuirci da chi dovrebbe invece tutelare e difendere qualsiasi tipo di lavoro, non fa che qualificare chi l’ha proferita.

 

È dovere morale e civile del nostro MoVimento, e di qualunque altro cittadino, fornire il massimo supporto all’autorità giudiziaria se ci saranno i presupposti per l’inoltro di un esposto. Non permetteremo che questa ennesima storia poco trasparente venga dimenticata. Attendiamo la risposta della giunta regionale e poi, decideremo come muoverci. Nel frattempo invitiamo fin d’ora chiunque abbia notizie in merito a contattarci all’indirizzo 

 

 

 

Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Fvg