«Riconosciamo il lavoro portato avanti finora dall’assessore regionale Bolzonello che sugli ogm ha trovato una soluzione provvisoria che ci tutela quanto meno dalle annunciate e sciagurate semine di quest’anno. Un risultato ottenuto anche grazie al nostro emendamentovolto a intensificare i controlli e inasprire i provvedimenti per i trasgressori». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin commenta con soddisfazione la moratoria sulla semina di ogm introdotta per legge nel Friuli Venezia Giulia.
«Ora attendiamo che in Europa, magari approfittando del prossimo semestre italiano, si vada a modificare la Direttiva 18/2001 introducendo anche i criteri socio-economici, oltre a quelli della salute e dell’ambiente, tra quelli utilizzabili per chiedere la clausola di salvaguardia – aggiunge Frattolin -. E su questo punto auspichiamo che si giochi la prossima campagna elettorale per le Europee di tutte le forze politiche alle quali è rimasta un po’ di credibilità. Il governo Renzi non può più lavarsene le mani e, accogliendo i numerosi appelli che provengono dallo stesso Parlamento, deve prendere provvedimenti incisivi e non solo di facciata, così come stanno già facendo altri paesi europei».
«Il nostro auspicio è che da oggi si lavori concretamente al nuovo “Piano di sviluppo rurale” – sottolinea la portavoce M5S -. Bisogna focalizzarsi su misure che favoriscano l’agricoltura biologica, magari prevendo almeno il 20% di superficie agricola utilizzata in modo biologico entro il 2020, e avere un occhio di riguardo per le filiere agro-alimentari, disincentivando, ad esempio, le filiere che utilizzano mangimi ogm».
«Con il nostro emendamento abbiamo contribuito a migliorare la cosiddetta moratoria sugli ogm per la nostra Regione, in attesa delle decisioni europee – ribadisce il consigliere regionale M5S Cristian Sergo -. Per evitare la confusione che ha regnato sovrana tra le istituzioni nel 2013, con continui rimpalli di responsabilità tra presidenti di Regione e vari ministri, siamo intervenuti per far sì che chi viola il divieto di coltivazione, oltre alla multa prevista dalla giunta, sia costretto a rimuovere i prodotti ogm coltivati, sotto la supervisione del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia».
«In questo modo – conclude Sergo -, in caso di semina, non dovremo più passare un’altra estate a chiederci perché, in virtù di un decreto interministeriale che vieta la coltivazione del mais Mon810 e di una moratoria regionale, alcuni nostri campi vengano lo stesso coltivati senza che nessuno intervenga».