Prosegue senza sosta il pressing del MoVimento 5 Stelle su Mediocredito. Il cda della partecipata della Regione Fvg ha approvato da poco i dati del bilancio preconsuntivo 2014 e la presidente Cristiana Compagno ha parlato di risultati 2014 che “segnano un netto miglioramento rispetto a quelli del 2013 e testimoniano la solidità del percorso di risanamento strategico intrapreso che ha già consentito di rafforzare il profilo patrimoniale della Banca, di ridurre sensibilmente le perdite e di aumentare i volumi di credito erogati alle imprese del Friuli Venezia Giulia”.
«Belle parole ma i numeri sembrano raccontare un’altra storia» attacca la portavoce M5S in Consiglio regionale Elena Bianchi che sul bilancio preconsuntivo della partecipata della Regione ha presentato una interrogazione. «Come si concilia la dichiarazione relativa a un quadro sostanzialmente positivo con l’affermazione “si registra un abbattimento di oltre il 50% della perdita rilevata nel 2013”, posto che in quell’anno la perdita netta è stata 62,56 milioni di euro?» chiede la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle.
«La giunta Serracchiani deve fare chiarezza e spiegare se siamo in presenza di un risanamento perché l’istituto ha fatto utili o se siamo in presenza di un ulteriore buco di bilancio di qualche decina di milioni che segue quelli del 2012 (-7,165 milioni) e del 2013 (-62,56 milioni). Allo stesso tempo – insiste Bianchi – l’esecutivo dovrebbe svelare se risponde al vero che la banca avrebbe chiuso il preconsuntivo con un ammontare di credito in anomalia stimabile attorno agli 800 milioni di euro e comunque in crescita del 25% rispetto a quello in essere nel 2013».
Ma le domande non sono finite. «Mediocredito ha chiuso il preconsuntivo con un ammontare di sofferenze, ovvero di perdite da considerarsi definitive, stimabile attorno ai 400 milioni di euro in crescita del 33% rispetto a quelle del 2013?» E ancora: «È vero che la quota del credito in anomalia rispetto ai Fondi propri – già pari al 33,1% nel 2013 – abbia sfondato la quota del 45% nel 2014?» domanda la portavoce M5S.
«Il rischio è che l’ammontare delle nuove sofferenze patite nel corso del 2014 finisca per vanificare del tutto lo sforzo derivante dall’aumento di capitale realizzato(+83,4 milioni) con legge regionale 4/2014, a seguito della ricapitalizzazione di 100 milioni auspicata dalla Banca d’Italia dopo la sua ultima ispezione. La situazione non appare per nulla positiva – afferma Bianchi -. Ricordiamo che la Regione, socio pubblico di maggioranza, è chiamato a verificare la solidità patrimoniale di Mediocredito e gli esiti della sua gestione operativa sia per onorare gli impegni assunti con la Banca d’Italia sia per favorire l’ingresso nel capitale sociale della partecipata da parte del potenziale socio Iccrea Holding e di eventuali altri. Quella stessa Regione che dovrebbe comunicare alla Banca d’Italia le perdite ipotizzate per il 2014 assieme all’esito della capitalizzazione effettuata, al fine – conclude la consigliera M5S – di richiederne un giudizio di congruità e correttezza».