Finalmente l’assessore Telesca ha reso noto, a mezzo stampa (Messaggero veneto) il numero dei parti registrati nei punti nascita regionali. Qualche giorno fa, con una richiesta di accesso agli atti, volevamo ottenere i dati aggiornati al mese di ottobre, cosa che – a nostro avviso – avrebbe ulteriormente confermato il trend in crescita per Latisana. Telesca, invece, non solo non ha fornito i dati del mese di ottobre, fornendo esclusivamente quelli fino al mese di settembre, ma soprattutto ha dato una interpretazione sconcertante dei numeri, formulando conclusioni molto discutibili. Per questo, nello schema qui sopra, abbiamo reso i dati più comprensibili.
Se il trend di nascite dell’ultimo trimestre fosse confermato anche per i prossimi 12 mesi, il punto nascita di Latisana potrebbe verosimilmente superare di gran lunga le 500 nascite/anno. Calcolando invece il periodo 1 gennaio – 30 settembre 2015 alla fine dell’anno, probabilmente, avremo 2 punti nascita che si attesteranno intorno i 500 parti: Latisana con trend in crescita rispetto al 2014 del 11,6% e Tolmezzo con un calo del 9,4% delle nascite totali rispetto al 2014. A questo punto ci domandiamo se l’assessore intenda mettere in discussione anche il punto nascita di Tolmezzo. Ci auguriamo proprio di no, perché nell’ottica di garantire criteri di equità nell’accessibilità e nella fruibilità dei servizi sanitari crediamo che si debba sempre tenere in grande considerazione il collocamento geografico dei due presidi e la loro lontananza da Udine che risulta essere l’ospedale di riferimento.
Tutti i punti nascita della regione registrano un calo dei parti con una percentuale negativa in regione del 6,5% (i decrementi più forti si registrano a S. Vito -16,5%; a S. Daniele – 10% e a Udine – 10,1%), crescono invece i parti a Monfalcone + 20%, Latisana +11,6% e Palmanova + 5,2%.
La percentuale di parti di mamme provenienti da fuori regione sul totale dei parti effettuati nel periodo 2013-2015 è tendenzialmente compresa tra il 1,4% e il 5% per i punti nascita regionali, salvo per quelli in prossimità del confine con il Veneto.
Dall’andamento delle percentuali nel periodo 2014-2015 si può trarre, inoltre, qualche valutazione sulla distribuzione dei parti delle madri provenienti da fuori regione dopo la chiusura del reparto materno-infantile di Portogruaro. Sostanzialmente: Pordenone: +1.4% (+ 9 pazienti); S. Giorgio di PN: +2,4% (+11 pazienti); S. Vito al T: + 4,7% (+7 pazienti); Latisana: + 6,4% (+ 34 pazienti). Questi dati dovrebbero chiarire l’attrattività e conseguentemente anche il vantaggio economico che ne deriverebbe dal mantenere attivi i diversi punti nascita.
Non riteniamo corrette inoltre le affermazioni dell’assessore che parla di “un problema di reclutamento di pediatri” a Latisana, perché dovrebbe riferirsi alla carenza rispetto a tutta l’AAS2. I dipendenti infatti possono essere spostati visto che, nel clima di incertezza che continua a permanere in merito alla prosecuzione dell’attività, un professionista non chiederà mai di essere trasferito volontariamente! Ci saremmo aspettati che l’assessore oltre a sollevare la carenza di pediatri ricordasse, per amor di verità, che altri punti nascita della regione oggi non hanno una guardia pediatrica attiva sulle 24 ore, senza considerare che sono molti i criteri di sicurezza da rispettare e non solo il numero dei parti.
Sicuramente avremmo preferito leggere un’interpretazione dei dati meno di parte da chi è chiamato, a seguito della mozione approvata dal Consiglio regionale, a svolgere “le opportune valutazioni in merito”… alla scelta sul mantenimento dei punti nascita e dei relativi reparti di Pediatria, basandosi … “sulle prospettive di sviluppo conseguenti alle politiche di riordino” del Servizio Sanitario Regionale . Per questo motivo e per avere una visione più completa della situazione, oltre ad aver promosso pochi giorni fa un sopralluogo dei punti nascita di Latisana e Palmanova, in queste ore faremo un’ulteriore richiesta di accesso agli atti. Vogliamo conoscere il numero di nati nel Friuli Venezia Giulia fino al mese di ottobre 2015, il numero di pediatri, ginecologi, infermieri e ostetriche in servizio presso gli ospedali in cui è presente un punto nascita negli anni 2014 e 2015 e le forme contrattuali con cui sono stati assunti. In merito all’ospedale di Latisana chiederemo informazioni circa il costo complessivo (strutture e arredi) del nuovo padiglione inaugurato nel 2013-2014 e i costi delle nuove sale parto e del nuovo dipartimento materno infantile tuttora chiuso.
Ci auguriamo infine che questa volta i dati vengano forniti senza dover scomodare i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento. Certo che non comprendiamo le ragioni ultime di tutta questa segretezza e la paura di informare correttamente i cittadini.