Nel 2013, durante il dibattito in Parlamento del Decreto Cultura, era stato approvato un emendamento del MoVimento 5 Stelle che prevedeva l’utilizzo delle caserme dimesse o delle scuole militari per realizzare centri associativi destinati a giovani artisti italiani e stranieri. Finalmente, dopo quasi 3 anni, il ministero della Difesa ha individuato cinque immobili su tutto il territorio italiano. Bene, tre di queste strutture si trovano proprio in Friuli Venezia Giulia: una a Lucinico, una a Lestizza e una Pordenone.
Dopo l’approvazione di quell’emendamento l’esecutivo nazionale avrebbe dovuto approvare, entro 60 giorni, un decreto legislativo per definire l’utilizzo di questi beni dismessi. Purtroppo, a distanza di tre anni, pare evidente che il governo Renzi voglia insabbiare questa proposta, dimostrando – ancora una volta – scarso interesse nei confronti della cultura.
A questo punto la giunta Serracchiani deve farsi sentire. Una iniziativa di questo tenore avrebbe sicuramente ricadute importanti per quanto concerne la concessione di spazi pubblici a giovani artisti che troppo spesso faticano a trovare luoghi dove esprimersi. Il riutilizzo per fini culturali di questi immobili potrebbe infatti essere sfruttato dalla Regione per sostenere progetti di creazione e produzione di arte contemporanea.
Per questo abbiamo presentato una interrogazione per chiedere all’esecutivo regionale di contattare quanto prima i ministeri dei Beni e delle attività culturali e dell’Economia e l’Agenzia del Demanio per sollecitare in tutte le sedi istituzionali più opportune la piena esecuzione di questo provvedimento.