«A parole la giunta Serracchiani, in più occasioni, ha detto di essere contraria alla realizzazione del rigassificatore di Zaule a Trieste e, di conseguenza, anche del metanodotto Trieste-Grado-Villesse. Il governo Renzi pare però intenzionato ad accelerare le procedure autorizzative necessarie alla realizzazione di entrambe queste infrastrutture dal pesantissimo impatto ambientale». A lanciare l’allarme è la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo che su questo tema ha appena depositato una interrogazione.
«In un decreto direttoriale dell’ottobre 2015 della Direzione generale per la Sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche del Ministero dello Sviluppo economico – spiega Dal Zovo -, non solo viene confermato il progetto del metanodotto “Grado-Villesse” di Snam Rete Gas, ma addirittura viene definito “in fase autorizzativa”. Inoltre lo stesso decreto inserisce l’allacciamento del terminale gnl “Gas Natural” di Trieste fra i metanodotti di collegamento con i terminali di rigassificazione gnl “in fase autorizzativa” a livello nazionale».
«A questo punto vogliamo sapere dalla giunta Serracchiani quale parere sia stato emesso dagli uffici regionali competenti in merito al progetto del metanodotto» attacca la portavoce del M5S.
«Le due partite del metanodotto e del rigassificatore devono essere chiuse definitivamente. Non possiamo poi trascurare – aggiunge Dal Zovo – che in merito al progetto per il rigassificatore risultano ancora aperti contenziosi dinanzi agli organi competenti. L’esecutivo regionale dimostri con i fatti di voler tutelare gli interessi dei cittadini e delle amministrazioni locali che più volte si sono chiaramente espressi contro la realizzazione di queste due infrastrutture».