“Ci era stata promessa una ‘operazione verità’. Oggi invece abbiamo ascoltato soltanto una verità, quella dell’assessore Riccardi che naturalmente abbiamo appreso con interesse ma che è pur sempre una versione parziale dei fatti. Avevamo chiesto, per avere un quadro più completo della situazione, anche l’audizione dei sindacati”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai, dopo l’audizione in Commissario del vicepresidente della Regione e assessore alla salute, e dei direttori da lui nominati, sui temi del Numero unico per le emergenze e dell’elisoccorso nottuno.
“Per quanto riguarda il Nue – sostiene Ussai – la Giunta regionale sta agendo in perfetta continuità con quanto realizzato dalla precedente amministrazione, andando in contraddizione con quanto previsto dal loro stesso programma di governo che invece indicava in maniera chiara una sua revisione. Il centrodestra, in campagna elettorale, si era impegnato a una riorganizzazione dell’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di area vasta e al ripristino del collegamento diretto del numero 118 alla Centrale Operativa Sanitaria. Apprendiamo invece che Riccardi si è convertito sulla via di Palmanova: non solo non verrà rivista l’organizzazione del Nue e della Centrale unica ma addirittura si va verso un accentramento del sistema (inglobando anche il 118 delle Aziende e l’elisoccorso) in capo all’Azienda di coordinamento, sul modello della Lombardia”.
Viene confermata la criticità relativa alla localizzazione dell’intervento: “Dall’audizione è stato ribadito come il 50% del ‘target’ viene individuato in maniera non precisa se non addirittura sbagliata e deve essere corretta dal personale infermieristico della centrale. – afferma il consigliere – Auspichiamo, come ci è stato assicurato, che una nuova tecnologia possa eliminare questo problema entro la fine dell’anno”.
Relativamente all’elisoccorso notturno, il capogruppo M5S ricorda come “avevamo chiesto una valutazione costi/benefici, prevista per l’attivazione del servizio, la cui sperimentazione dal mattino fino alla mezzanotte doveva durare un anno per poi eventualmente essere estesa nell’arco delle 24 ore, nonché di poter visionare le schede con tipologia e durata degli interventi. Registriamo che i tecnici ci dicono che questa valutazione non si è ancora conclusa, adducendo la causa dello scarso numero di voli, in particolari nei primi sei mesi di sperimentazione. Visto il costo per i cittadini della regione – conclude Ussai – e le segnalazioni di eccessiva lunghezza dei tempi di intervento o inappropriato utilizzo, ci auguriamo di avere a disposizione al più presto i dati per poter analizzare l’efficacia del servizio”.