Disomogeneità e frammentazione, seppure in un contesto di coordinamento migliore rispetto al passato. Sono questi, secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Ussai e Mauro Capozzella, gli elementi emersi durante l’audizione dei rappresentanti dei Parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia Giulia, tenutasi oggi in sede di VI Commissione consiliare.
“Innanzitutto c’è da registrare l’assenza di Friuli Innovazione, senza la quale è mancato un quadro davvero completo della situazione. – ha commentato Ussai – Ci auguriamo che questa assenza sia dovuta a cause di forza maggiore e che non sia un segnale di eventuali attriti nei rapporti tra i vari soggetti. Ricordiamo che c’è in piedi il progetto Argo, finanziato con 4 milioni dalla Regione e con altrettanti dal Miur, che vede Area Science Park capofila ma che coinvolge tutti gli enti che si occupano di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico in Friuli Venezia Giulia proprio per creare un sistema omogeneo”.
“Dalle parole dei rappresentanti di Area Science Park, Polo Tecnologico di Pordenone e Conrsozio Innova Fvg – aggiunge il capogruppo M5S – affiorano difficoltà di coordinamento e inefficienze. Sarebbe opportuno capire come la Regione possa intervenire su questi aspetti e sulla possibilità di mettere a sistema i Parchi fra di loro e con altri soggetti come i cluster e i consorzi industriali, rendendo più efficaci le misure di sostegno regionali”.
“Dispiace constatare – conclude Capozzella – come anche in questo settore emergano fattori di frammentazione e campanilismo che finiscono per impedire al sistema della ricerca e dell’innovazione del Friuli Venezia Giulia di esprimere al meglio tutte le grandi potenzialità di cui potrebbe essere capace”.