“L’assessore Bini, interrogato per sapere se sia vero quanto deliberato dal Comune di Marano Lagunare e se intenda rettificare la delibera n.1005/2022 e gli atti discendenti o conseguenti, ha negato in maniera inequivoca e ha sostenuto che la rettifica contraddittoriamente chiesta da questi, non verrà fatta dalla Giunta Fedriga”.
A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, che ha interrogato la Giunta sulla diatriba tra le due amministrazioni.
“Il Consiglio Comunale maranese, il 12 maggio scorso, ha approvato un ordine del giorno per chiedere la modifica di una delibera, in cui si riporta che il Comune di Marano avrebbe espresso il proprio assenso a proseguire l’iter per addivenire all’accordo di programma per insediare l’acciaieria. Oggi in aula l’assessore ha riferito che il Comune avrebbe espresso il proprio assenso e che la richiesta di rettifica delle delibere e degli atti conseguenti non può essere accolta dalla Giunta Regionale”.
“La cosa più grave è che così facendo, in maniera neppure troppo velata, l’assessore Bini dichiara che il Sindaco avrebbe sostenuto un falso nel suo ordine del giorno e siamo sicuri che quest’ultimo ci terrà a dire la sua in merito. Sta di fatto che secondo Bini tale assenso sarebbe stato utile solo a dare il via libera agli Studi delle Università di Udine e Trieste, ma quella Conferenza è stata indetta per verificare l’opportunità e la volontà di stipulare un accordo di programma per le infrastrutture della zona industriale necessarie all’Acciaieria, tra cui i dragaggi, così come emerge dal verbale redatto in quell’occasione”. Una vicenda quella dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro poco chiara e queste situazioni non fanno che acuire nei cittadini la sensazione di poca trasparenza con cui sin dall’inizio si è gestito questo progetto.
“A prescindere da chi stia dicendo la verità ai cittadini, sta di fatto che meno di due mesi fa con quell’ordine del giorno in maniera inequivoca il Comune di Marano, che ha la competenza sui dragaggi in Laguna, ha manifestato il fermo dissenso all’acciaieria e ribadito che non si può scavare il canale navigabile oltre i 7,5 metri. Solo questo dovrebbe esser sufficiente per ribadire, quanto da noi sempre sostenuto, ovvero che l’acciaieria non si può fare nei terreni di Punta Sud a San Giorgio di Nogaro”.