“Piena solidarietà a Marino Visintini per essere stato citato dalla Danieli quale sottoscrittore della petizione contro l’acciaieria in laguna”.
Lo si legge in una nota congiunta dei capigruppo dell’Opposizione in Consiglio regionale, Rosaria Capozzi (presidente del Gruppo Misto composto da M5S, Avs e Open Fvg), Diego Moretti (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia-Civica Fvg). “Un accesso agli atti discutibile per ottenere i nomi dei sottoscrittori, su cui bene ha fatto il Consiglio regionale ad opporsi. Precisiamo alla Danieli – scrivono ancora i capigruppo di minoranza – che la petizione popolare è uno strumento previsto costituzionalmente quale prerogativa dei cittadini per esporre comuni necessità, generalmente incluso nell’esercizio della democrazia diretta, ma forse la stessa trascura che le petizioni e le proposte di legge popolare non spostano il potere decisionale, che resta in capo alle assemblee rappresentative”.
“In altre parole, il potere decisorio resta in capo alle assemblee elette, in questo caso alla Regione, e non viene esercitato direttamente dal popolo. Quello che si chiede attraverso il ricorso della Danieli è che i cittadini rispondano rispetto a un’opinione espressa, rispetto a un insediamento che non consideravano positivo. Questo ricorso – sottolineano Capozzi, Moretti e Moretuzzo – rappresenta perciò un pericolo verso un processo di partecipazione popolare. Verrebbe compromesso uno strumento costituzionalmente garantito, perché i cittadini non firmerebbero e non prenderebbero posizioni rispetto a decisioni che li riguardano se c’è il rischio che qualcuno li denunci”.
“Tutta l’opposizione scende in campo non solo a fianco di Visintini ma di tutti i cittadini sottoscrittori della petizione, a cui va garantita la libertà di opinione e a non vedersi compresso il diritto alla privacy, dove – concludono i tre capigruppo – i dati personali dei firmatari, per quanto facciano parte di un atto pubblico, devono essere tutelati”.