Aeroporto di Ronchi, Dal Zovo (M5S): «Squadra che non vince, si cambia». Prodani (M5S): «Scalo fondamentale per lo sviluppo turistico»

«È stata l’ennesima delusione l’audizione di ieri in Regione sull’Aeroporto di Ronchi alla presenza del presidente Dressi e della dirigenza. Vista la gravità della situazione, ci saremmo aspettati di percepire una seria volontà di cambiamento e invece abbiamo assistito a una penosa, al limite dell’imbarazzante, incapacità di reazione». È netto il giudizio della portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, sull’audizione dei vertici di Aeroporto Fvg spa.

 

«Abbiamo visto dirigenti ben pagati, che hanno gestito “a tutto tondo” finora la struttura di Ronchi dei Legionari, arrivare con il cappello in mano a chiedere un aiuto in termini di idee per il rilancio dello scalo. Abbiamo assistito alla impossibile quanto assurda autodifesa supportata da penose scuse perché qualsiasi argomento non può certo giustificare il costante declino dello scalo – attacca Dal Zovo -. Questa classe dirigente avrebbe dovuto occuparsi seriamente dello sviluppo commerciale del nostro aeroporto che – ricordiamo – è di proprietà al 100% della Regione Fvg. Questi dirigenti avrebbero dovuto chiedere aiuto prima, mettendosi a disposizione per cooperare e cercare di costruire un progetto serio per far crescere e rendere appetibile questo scalo».

 

«Per la sua posizione strategica e per le sue caratteristiche tecniche (la pista può far atterrare qualsiasi tipo di velivolo), lo scalo potrebbe rappresentare linfa vitale per il Friuli Venezia Giulia. Noi del MoVimento 5 Stelle siamo stati gli unici, nel corso degli ultimi 12 mesi, a chiedere dati e maggior chiarezza su alcuni aspetti della gestione dell’aeroporto perché avevamo il sospetto che il declino commerciale dello scalo stesse entrando in un vortice pericoloso – ricorda la portavoce M5S -. Arrivati a questo puntoriteniamo pertanto che i vertici di Aeroporto Fvg spa debbano essere sostituiti al più presto per dare il via a una nuova fase di rilancio».

 

«Tutte le risorse pubbliche investite in questo scalo – non possiamo certo dimenticare il milione di euro per la livrea con i colibrì dell’aeromobile Alitalia – sono soldi dei cittadini del Friuli Venezia Giulia che – afferma Dal Zovo – non possono rappresentare un costo, bensì un investimento che, in cooperazione con gli altri enti della nostra regione, devono essere un volano per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia».

 

 

«Qualsiasi strategia turistica non può prescindere dal ruolo fondamentale rivestito dall’aeroporto regionale – ricorda ancora il deputato M5S Aris Prodani -. I risultati in termini di sviluppo turistico si possono ottenere solo ed esclusivamente impostando una forte sinergia tra gli enti che si occupano di promozione e quelli che sono funzionali alle strategie turistiche. Altrimenti – aggiunge il segretario della Commissione Attività produttive della Camera – continueremo a puntare su un cavallo azzoppato».

 

«Pensare poi che la sola realizzazione del Polo intermodale possa portare a uno sviluppo dell’aeroporto stesso è alquanto bizzarro – sostiene Ilaria Dal Zovo -. I turisti utilizzeranno il treno se l’aeroporto sarà in grado di garantire collegamenti aerei. Nel caso contrario – ipotesi oggi sempre più concreta – avremmo consumato ulteriore suolo e il progetto del Polo intermodale rimarrà l’ennesima cattedrale nel deserto. D’altronde – conclude la portavoce M5S – ci sono aeroporti che funzionano perfettamente senza avere alcun progetto di intermodalità».