“Quale direzione vuole prendere la Giunta regionale rispetto all’inarrestabile affidamento ai privati del servizio di emergenza territoriale?”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che presenterà un’apposita interrogazione all’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi.
“In varie aree del Friuli Venezia Giulia – spiega il consigliere – il soccorso primario viene esternalizzato ad associazioni private. L’ex Azienda Alto Friuli, Collinare, Medio Friuli, ad esempio, poteva contare su 4 ambulanze a San Daniele, 3 a Gemona, 6 a Tolmezzo e 2 a Tarvisio ma ha affidato il servizio a una onlus nel luglio 2019 a quasi 2 milioni di euro fino a marzo 2020. Ma situazioni analoghe sono presenti in tutta la regione e continuano le proroghe al privato. Per la postazione di San Pietro al Natisone l’affidamento alla CRI sembra imminente nonostante l’azienda abbia infermieri, autisti (tre reclutati da un mese) e ambulanze nuove ”.
“Eppure nel Piano dell’emergenza – urgenza vigente è scritto a chiare lettere che ‘per assicurare elevati standard professionali, il personale sanitario che compone gli equipaggi di soccorso territoriale è dipendente del Servizio sanitario regionale’, lasciando la possibilità eventualmente di integrare il servizio con il ricorso al privato”.
“Siamo al paradosso che, come denunciato dagli stessi autisti in una lettera di settembre, le ambulanze pubbliche ci sono ma rimangono nei garage, il personale non ha lavoro da svolgere e si preferisce rivolgersi al privato con un aumento dei costi e sprechi che ci lasciano senza parole – aggiunge il consigliere M5S -. Inoltre, gli standard professionali garantiti dai volontari non sono sempre altrettanto qualificati rispetto a quelli del pubblico. Perché quindi si va contro i dettami contenuti nel Piano dell’emergenza – urgenza? – conclude Ussai – E cosa intende fare la Giunta regionale nel prossimo Piano che, stando alle parole dell’assessore Riccardi, dovrebbe essere approvato entro la fine di gennaio?”.