“Sarebbe ora di smetterla con le passerelle e di fare davvero qualcosa per il recupero o lo smaltimento dell’amianto”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella, e il consigliere comunale pentastellato di Porcia, Mauro Biolcati, dopo l’ennesima visita di un assessore regionale all’impianto ‘Rinnova’ di Codroipo, la quarta in dieci anni e la terza negli ultimi trentasei mesi, nel giorno della Conferenza regionale amianto.
“Nel 2012 è stata approvata dalla Regione la domanda di Autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti contenenti amianto nella zona artigianale di Codroipo, richiesta dalla ditta Friulana Costruzioni – ricordano gli esponenti M5S – con tanto di inaugurazione dell’impianto di raccolta alla presenza dell’allora assessore regionale Sara Vito e dell’ex presidente della Provincia Pietro Fontanini il 26 ottobre 2013. Nel 2019, in occasione di una visita dell’assessore Bini, si ipotizzava di poter inaugurare il sito nel 2020 ma, complice la pandemia, si è rinviato il tutto. Nel novembre 2021, pochi mesi fa, fu l’assessore Scoccimarro a visitare il sito e si parlò di collaudi funzionali da effettuare entro la fine dell’anno. Oggi dopo la quarta visita della Giunta regionale sentiamo ancora parlare di una tecnologia ‘in via di sviluppo’”.
“Mentre la discarica di Porcia non raccoglie più rifiuti contenenti amianto, ci troviamo ancora di fronte ad auspici rispetto a un impianto che ha potuto usufruire di 338 mila euro di finanziamenti europei, e quindi regionali, che dal 2010 è autorizzato a raccogliere 10mila tonnellate all’anno, coprendo però una parte esigua del fabbisogno regionale – sottolineano i consiglieri -. Fabbisogno innescato anche dai contributi regionali previsti per privati e imprese per lo smaltimento, ma che rischiano di essere sprecati e del tutto inefficaci senza impianti regionali capaci di risolvere il problema del conferimento”.
“I continui sopralluoghi degli assessori all’impianto di Codroipo, che presso l’amministrazione regionale ha in corso l’ennesimo riesame dell’autorizzazione integrata ambientale, non risolvono certo il problema – concludono i portavoce –. Meglio sarebbe stata risposta concreta a famiglie e imprese, visto che dall’ennesima passerella non è emerso nemmeno quando sarà prevista la quinta visita, quella dell’inaugurazione dell’impianto”.