“Anche sul bonus energia Fedriga si adegua al Governo Meloni”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo. “Attaccando il reddito di cittadinanza e non approvando il reddito energetico, con la scusa di aiutare la classe media che da questa misura verrà sostenuta solo in minima parte, finisce per aiutare solo quei pochi che potrebbero già avviare questi lavori senza alcun sostegno”.
“L’unica vera novità di ieri è che il presidente ha usurpato le deleghe sull’energia all’evanescente Scoccimarro – aggiunge il portavoce M5S -. Ma forse nemmeno questa è una novità, considerato che l’inutile società Fvg Energia spa da poco istituita è stata un’idea della Lega e non dell’assessore. Società la cui inutilità viene confermata anche in questa nuova legge a trazione leghista che non la prende nemmeno in considerazione. Ormai Fedriga gestisce infrastrutture, energia, tre o quattro commissariamenti: non sa nemmeno lui più quante cose e i risultati si vedono, perché parla di settori che non conosce a fondo e pare confondersi tra potenza degli impianti che si misura in kW ed energia prodotta dagli stessi che si misura in kWh. Forse per questo non ha previsto in legge un limite dimensionale degli interventi”.
“Questa Giunta conferma il suo modus operandi fatto di grandi promesse e proclami, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti – incalza Sergo -. Si annunciano interventi mirabolanti per la prima casa ma da novembre Mediocredito FVG non emette più i provvedimenti di accoglimento dei relativi contributi senza dare alcuna spiegazione ai cittadini; ai Comuni si promettono soldi per impianti fotovoltaici e comunità energetiche ma in stabilità se ne finanzia meno di un quarto, i distributori di carburante soffrono le politiche del nuovo Governo Meloni e la stessa cosa avverrà anche per il bonus energia che, incentivando la realizzazione di impianti rinnovabili per tutti i cittadini, potrà soddisfare forse il 2% dei nostri residenti: anche raddoppiando gli stanziamenti, la cifra sarà bassissima”.
“Servono circa 50 milioni per soddisfare le domande di contributi per impianti fotovoltaici già pervenute da Comuni, società e associazioni sportive. Le poche risorse a disposizione potevano almeno essere indirizzate a chi ne ha effettivamente bisogno e da solo non potrà mai acquistare un impianto fotovoltaico e invece no. Risultato? – conclude il consigliere – Chi non ha queste facoltà continuerà a usare metodi inquinanti per poter vivere. Ecco perché, nonostante i miliardi piovuti da Roma, molti cittadini di questa regione stanno peggiorando le proprie condizioni di vita, la fiducia cala, l’ambiente peggiora, la sanità si privatizza, i servizi latitano. Un bel biglietto da visita per il 2 Aprile”.