Presidente della giunta regionale, delega in materia di relazioni internazionali, delega alle infrastrutture strategiche, delega al coordinamento delle politiche per la montagna, commissario straordinario per la Terza corsia della A4, commissario straordinario per gli interventi “nell’area di crisi complessa del porto di Trieste”, rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nellaCabina di Regia per l’attuazione dell’agenda digitale italiana, responsabileInfrastrutture della segreteria del Pd e da ieri vicesegretario del Partito democratico. Ecco i nove incarichi di Debora Serracchiani. Una collezione che il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia contesta fin da quanto la Serracchiani ha mosso i suoi primi passi come presidente della Regione.
«La vicepresidenza del Pd rappresenta l’ennesimo incarico che la Serracchiani accumula. Una presidente della Regione Fvg che già vediamo poco e che in futuro vedremo sempre meno». Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai attacca la “nonchalance” con cui l’ex segretaria del Pd regionale ed ex europarlamentare (per completare la collezione) abbia accettato di ricoprire un nuovo incarico. «I suoi continui viaggi nella Capitale non hanno portato alcun giovamento o vantaggio alla Regione – ricorda il portavoce M5S -. Electrolux, Ideal Standard, Terza corsia e mancata rinegoziazione patto Tondo – Tremonti sono solo alcune delle emergenze non risolte dalla Serracchiani. Emergenze che dimostrano che il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di un presidente a tempo pieno. Il popolo del Pd dovrebbe ricordare alla Serracchiani che è stata eletta dai cittadini della regione per fare il presidente del Friuli Venezia Giulia».
«Viene da chiedersi se esiste ancora un Partito democratico visto che agli stessi politici di professione vengono affidati doppi o tripli incarichi – rimarca il consigliere regionale M5S Cristian Sergo -. Considerato che per il MoVimento “uno vale uno”,constatiamo che nel Pd, invece, sono messi proprio male e sono costretti ad affidarsi sempre a quei tre quattro nomi».
«Bisogna essere presenti sul territorio invece di mandare in giro le “sentinelle” – aggiunge la consigliera M5S Ilaria Dal Zovo -. Basta ascoltare i cittadini, parlare con la gente per toccare con mano quanto stia dilagando il malcontento per le tante promesse fatte e ancora non mantenute».
«Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo ancora una volta: stiamo assistendo a un gigantesco conflitto di interessi. L’appartenenza della Serracchiani agli organi direttivi del Partito democratico finirà per nuocere alla nostra Regione – sostiene la capogruppo M5S in Consiglio regionale Elena Bianchi -. Quando si tratterà di difendere l’autonomia del Friuli Venezia Giulia, nelle segrete stanze, quale dei suoi molteplici ruoli avrà il sopravvento? Difenderà le riforme nazionali o la nostra Regione già massacrata da questa crisi? E, infine, si ricorderà del motto della sua campagna elettorale: “torniamo ad essere speciali”?»