È stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione, proposta dal Movimento 5 Stelle e firmata anche dagli altri gruppi, per l’eliminazione della plastica monouso dagli uffici delle amministrazioni regionali, degli enti strumentali e delle società interamente partecipate.
La mozione impegna la Giunta regionale ad aderire alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministero dell’Ambiente attraverso iniziative per la progressiva eliminazione della plastica non biodegradabile monouso negli uffici ma anche negli eventi organizzati dalla Regione e dagli enti e società ad essa collegate, oltre a promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione per tutti i dipendenti regionali e degli enti pubblici del Friuli Venezia Giulia.
“Nel testo e in aula – ha ricordato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, primo firmatario della mozione – abbiamo sottolineato come la produzione globale annua di plastica ammonta a 8,3 miliardi di tonnellate, di cui 6,3 miliardi diventano rifiuti. Soltanto il 9% della plastica viene riciclato al termine del suo utilizzo, il 12% è incenerito e il restante 79% finisce in discarica o, peggio ancora, disperso nell’ambiente.
“Si tratta di un tema su cui il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha posto particolare attenzione, promuovendo la campagna Plastic Free. Auspichiamo – ha aggiunto Sergo – che questa non sia solo una mera mozione di intenti ma un vero stimolo per tutti: Giunta, Consiglio, enti, società ma anche cittadini. La politica deve dare l’esempio e fornire gli indirizzi, incentivando anche produttori e commercianti a mettere in campo azioni virtuose per eliminare la plastica monouso”.
Eliminare le bottiglie di plastica e i relativi distributori, sostituire i bicchieri e i cucchiaini di plastica non biodegradabile monouso con quelli rispettvamente di carta e di legno negli erogatori di bevande sono alcuni degli esempi fatti da Sergo come primo passo da compiere, anche all’interno del palazzo del Consiglio regionale. “Mai iniziando con le buone pratiche mai potremo invertire una rotta che sta mettendo in seria difficoltà i nostri mari e, in generale, il nostro ambiente”.