“L’assestamento di bilancio in fase di discussione rappresenta un’occasione per rimpinguare i fondi antimafia ma anche per individuare uno o più progetti pilota per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata alle associazioni”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo.
“La legge antimafia partiva con una dotazione di 100 mila euro per il 2017 e 70 mila per il 2018, oggi abbiamo in quel capitolo soltanto 10 mila euro – ricorda Sergo -. Di fronte a un assestamento di bilancio da centinaia di milioni di euro, crediamo ci sia la possibilità di assegnare maggiori risorse, soprattutto laddove si parla di formazione e informazione alle imprese”.
“Inoltre, in regione abbiamo una cinquantina di beni confiscati che non si riescono ad assegnare ai beneficiari per problemi burocratici, mancanza di fondi per la loro riqualificazione o perché i Comuni interessati non sono a conoscenza della loro disponibilità” rimarca il capogruppo M5S. “Per questo, in attesa di rivisitare la legislazione e arrivare a un’armonizzazione tra le varie Regioni sul tema, abbiamo chiesto di approvare, già in questo assestamento, la stipula di un protocollo tra Regione, ANCI e Osservatorio regionale antimafia per arrivare a dei progetti pilota per l’assegnazione di questi beni”.
“La presenza di beni confiscati è l’esempio tangibile di come la criminalità organizzata sia presente e attiva anche in Friuli Venezia Giulia – conclude Sergo -. Riuscire ad assegnarli alla società civile rappresenta il modo migliore per toglierli a chi fa del male e consentirne l’uso a chi fa del bene, dimostrando l’attenzione delle istituzioni nei confronti di una realtà per la quale non bisogna mai abbassare la guardia”.