“Sin dal 2015 abbiamo chiesto di rafforzare gli strumenti di chi controlla le infiltrazioni mafiose e i casi di caporalato, in Fincantieri ma non solo”. Lo ricorda il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, nel commentare la notizie dell’arresto del titolare di un’azienda che lavora all’interno dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone.
“Nel 2017 è stato stipulato un apposito protocollo per la legalità tra il Ministero dell’Interno e Fincantieri – ricorda Sergo -. Un accordo che il M5S aveva caldeggiato e che aveva il pregio di unificare a livello nazionale le procedure per le verifiche antimafia sulle imprese operanti in appalto e subappalto in tutte le sedi del Gruppo”.
“Tuttavia già in quell’occasione avevamo espresso alcune preoccupazioni sull’efficacia dei controlli, considerato che di fatto il protocollo non andava oltre gli strumenti previsti dalle norme vigenti: nel caso di Monfalcone abbiamo saputo che l’attività illecita proseguisse da almeno due anni. Grazie al Governo Conte e alla volontà del Ministro Di Maio – conclude Sergo – è stata posta particolare attenzione anche sul fenomeno del caporalato. Grazie all’aumento degli ispettori previsto in Manovra ci auguriamo che si possa arrivare a strumenti di controllo sempre più rapidi ed efficaci, già presenti in altre realtà, soprattutto perché Fincantieri è una società dello Stato”.
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