“Un’audizione utile per le numerose proposte avanzate, anche se non mancano aspetti preoccupanti e risposte ancora mancanti”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo la riunione della III Commissione che ha ascoltato i presidenti degli Ordini delle professioni infermieristiche del Friuli Venezia Giulia. “Momento di confronto importante, anche se parziale rispetto al tema cruciale della carenza degli organici e dell’andamento della spesa per il personale sanitario, su cui abbiamo chiesto già ad ottobre 2021 un’audizione con l’assessore Riccardi e le principali organizzazioni sindacali che, in barba al regolamento, attende ancora di essere calendarizzata”.
“Secondo quanto affermato dai rappresentanti degli Ordini, rispondendo a una nostra specifica richiesta, si stima che oggi in regione manchino almeno 500 infermieri, ma che per applicare il PNRR dovrebbero esserne assunti 1000 nelle Aziende sanitarie – sottolinea l’esponente M5S -. Attendiamo di conoscere con maggiore precisione i dati, chiesti dagli stessi Ordini alle Aziende e alle strutture private, sugli infermieri in servizio e sul turnover”.
“Sono preoccupanti le affermazioni sulla fuga di professionisti verso la sanità privata , che mai aveva raggiunto questi livelli, o addirittura sull’abbandono della professione dopo oltre due anni di pandemia. In questo senso – aggiunge Ussai -, concordiamo con la necessità di rendere più attrattivo il Servizio sanitario regionale attraverso un riconoscimento, anche economico, delle competenze e delle specializzazioni. Occorre inoltre implementare una figura di raccordo con le case di riposo per migliorare la qualità del servizio e i controlli di quanto realmente erogato”.
“Non abbiamo capito la posizione del coordinatore regionale degli Ordini sulla revisione degli standard relativi alle strutture per anziani e sul dibattito legato al Piano dell’emergenza urgenza, senza entrare nel merito delle questioni. Nel frattempo, gli infermieri della SORES sono in stato di agitazione e molti chiedono il trasferimento o si licenziano. Auspichiamo – conclude il consigliere pentastellato – che questa risposta evasiva non sia stato un intervento ‘politico’ di chi, da candidato della Lega alle ultime amministrative a Pordenone, non vuole disturbare il manovratore”.