“Un milione e seicento mila euro è l’investimento pensato dalla Regione per rinaturalizzare la punta sud dell’Aussa Corno. Quella che per oltre un anno ha rischiato di essere una fascia di terra asfaltata per ospitare un’acciaieria e i suoi camini di oltre 60 metri, grazie al popolo della Bassa friulana sarà un’area verde”.
Commenta così in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi l’annuncio dell’Assessori Bini di voler rinaturalizzare l’area più a sud della zona industriale di San Giorgio di Nogaro.
“Siamo soddisfatti anche perché al momento non c’è alcuna previsione di dragare il fiume Corno oltre l’attuale profondità di 7,5 metri. E’ da oltre un anno che abbiamo evidenziato come tale scelta, solo per favorire l’insediamento dell’impianto siderurgico Metinvest-Danieli, sarebbe andata contro le previsioni del Piano di gestione della Laguna di Marano e Grado, zona protetta speciale comunitaria e del Piano regionale delle infrastrutture”.
“La speranza è che questa Giunta abbia compreso l’importanza della partecipazione dei cittadini nei percorsi decisionali, perché – conclude Capozzi – così come avvenuto su certe opere che non si faranno più lungo il Tagliamento, i cittadini dimostrano di essere più lungimiranti di molti politici”.