“Il bando annunciato dall’assessore Riccardi come la grande riforma, finalizzato a individuare enti del Terzo settore ai quali affidare l’attuazione dei progetti “Ripar(t)iamo” e “In.Con.Tra” per i detenuti nelle nostre case circondariali, si è confermato essere un flop clamoroso: vi ha partecipato un solo ente del terzo settore e per una parte minima dei servizi preventivati”. A rendere noto lo sconfortante esito della gara voluta dalla Regione è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che poche settimane fa aveva depositato un’interrogazione per evitare l’esito negativo scontato.
“L’avevamo ampiamente previsto, perché i tempi e le misure stringenti previste non consentivano agli operatori di partecipare o di accordarsi per tempo per costituire un Associazione Temporanea di Scopo. Per questi motivi – ricorda la pentastellata – avevamo chiesto che venisse rivisto, ma l’assessore riteneva il bando perfetto così come era stato pensato, frutto di un lavoro serio e impegnativo per la Direzione. Cose da noi mai contestate, ma visti i risultati, le problematiche da risolvere rimangono tante nelle nostre carceri e per questo si deve intervenire alla svelta”.
“Parliamo di somme importanti, pari a 130.000euro per il progetto Ripar(t)iamo e 1,7 milioni di euro per il progetto In.Con.Tra, finanziati dalla Cassa della Ammende-Ministero della Giustizia e co-finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che non possiamo perdere. L’auspicio – conclude Capozzi – è che d’ora in avanti si tenga conto dell’esperienza di chi opera nel terzo settore e di chi è tutti i giorni sul campo e non come si è fatto per questo bando”.