“La proposta della consigliera di Forza Italia, Mara Piccin, avvallata dalla deputata e coordinatrice regionale forzista, Sandra Savino, di introdurre l’obbligo di casco per chi guida il monopattino elettrico, impedendone addirittura l’uso ai minorenni, oltre all’obbligo dell’assicurazione per responsabilità verso terzi, è intrisa di ipocrisia”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo
“Al di là del fatto che questa proposta di legge nazionale non è altro che un ‘copia e incolla’ di quanto già approvato in Lombardia – continuano i portavoce pentastellati -, viene da chiedersi se Piccin e Savino abbiano letto i dati relativi agli incidenti stradali. Dopo un 2020 caratterizzato da lockdown e restrizioni, quest’anno sono tornati ai livelli pre-pandemia, non certo per colpa dei monopattini. Basti pensare che nei soli primi tre mesi del 2021, fino a marzo, sono già morti 44 ciclisti in Italia, nel totale disinteresse di Forza Italia, mentre cinque sono le vittime per incidenti con i monopattini fino ad oggi”.
“La sicurezza stradale è un tema serio su cui la nostra attenzione è sempre massima – sottolineano Sergo e Dal Zovo – e su cui, per fare un esempio, nulla è stato fatto nell’ultimo assestamento di bilancio, dove nonostante le ingenti risorse a disposizione Forza Italia e alleati hanno bocciato le nostre proposte. Intervenire in maniera ipocrita e ideologica non è certo il modo giusto per affrontarlo. Capiamo che alla Piccin e a Forza Italia dia fastidio che ci siano molti cittadini che han deciso di cambiare stile di vita, grazie alle misure previste dal MoVimento 5 Stelle, ma quei cittadini vanno difesi e non dissuasi dal proseguire questo processo, con leggi impraticabili che aumentano i balzelli senza risolvere i problemi”.
“Analizzando i 5 incidenti mortali, Piccin avrebbe capito che una persona maggiorenne è morta nonostante indossasse il casco, mentre un minorenne è morto perché non ce l’aveva, nonostante sia obbligatorio. Evidentemente il problema non è quello che scriviamo nelle leggi ma come vengono fatte applicare. Spesso questi incidenti sono causati dalla distrazione di chi guida e usa il cellulare, eppure le norme non lo consentono. Senza controlli e azioni di prevenzione per tutte le persone che circolano, pedoni compresi – concludono i consiglieri M5S -, la sicurezza stradale rimarrà solo uno strumento per farsi pubblicità a pochi giorni dalle elezioni in cui ci si candida. Peccato”.