“L’assessore Scoccimarro dica chiaramente che vuole concedere lo sconto anche a chi ha l’auto di lusso, invece di aiutare l’ambiente e chi ha davvero bisogno”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo l’approvazione in Commissione del disegno di legge sui contributi regionali per l’acquisto di carburante.
Il Gruppo pentastellato ha presentato un emendamento, puntualmente bocciato dal centrodestra, che intendeva porre un limite ISEE e di cilindrata per poter usufruire dello sconto a chi risiede nei Comuni più lontani dai confini e che quindi non hanno la scusa del prezzo più basso per recarsi all’estero. “Con il nostro atto – spiegano Sergo e Dal Zovo -, il contributo sarebbe stato garantito per tutte le famiglie dei ceti medio bassi, a qualunque distanza dai confini risiedano, così come veniva mantenuta la previsione del ‘super sconto’ che spesso abbiamo sollecitato anche in questi ultimi 4 anni”.
“Lo stesso assessore, nel giugno del 2021, aveva pubblicamente parlato dell’introduzione di un tetto ISEE, seppure per dare uno sconto ulteriore alle fasce di reddito più basse, e di cilindrata delle vetture per ottenere lo sconto, ma è tornato sui suoi passi – ricordano i consiglieri M5S -. Abbiamo tolto ogni alibi al centrodestra: con la nostra proposta si risparmierebbero fondi regionali, evitando di garantire benefit a chi non è nemmeno stato sfiorato dalle ultime crisi”.
“Rimaniamo contrari, non alla norma in sé, ma alle modifiche che, se dovessero essere approvate in Consiglio regionale, complicherebbero solo la vita dei cittadini – aggiungono Sergo e Dal Zovo -. La nostra posizione contraria rimane anche per la previsione di realizzare una app per smartphone e tablet che i beneficiari dovranno scaricare e che lo stesso assessore continua a ritenere inutile”.
“Nell’era della semplificazione, si continuano a spendere inutilmente soldi pubblici e a complicare le cose. Ciò che ci rende perplessi è che l’assessore ha illustrato ulteriori dettagli dell’applicazione che però di innovativo non hanno nulla, come ad esempio la possibilità di consultare i prezzi dei distributori – concludono i portavoce -. A questo punto dobbiamo solo pensare che prima dell’approvazione della legge la ‘app cittadino’ sia stata già commissionata e che per questo non si possa tornare indietro. Con buona pace della sovranità dell’Aula”.