“Diego Bernardis è male informato, poiché il Governo sta lavorando sul problema da tempo e anche in queste ultime settimane ha messo in campo una serie di azioni. Il consigliere della Lega potrebbe anche proporre delle soluzioni percorribili, anziché parlare di respingimenti e di clandestini”. Lo afferma il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, replicando all’esponente leghista, secondo cui il Governo scaricherebbe il problema sui sindaci, facendo precipitare la situazione. “Per aiutarlo, gli diamo alcuni dati. Sotto il profilo dell’alleggerimento delle presenze nei centri di accoglienza della regione, già a partire dal 21 aprile scorso, sono stati disposti trasferimenti per 475 migranti in altre regioni”.
“Per quanto concerne il confine Italia – Slovenia, da alcune settimane sono state accelerate le procedure di riammissione in Slovenia degli stranieri rintracciati lungo la fascia confinaria, in applicazione degli accordi firmati a Roma il 3 settembre 1996 – aggiungono i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai -. Nel periodo compreso dall’inizio dell’anno e il 18 maggio 2020, sulla frontiera slovena, sono state rintracciate 885 persone, mentre sono state effettuate 28 riammissioni informali. Nel periodo compreso tra il 19 maggio e il 31 luglio scorso, sulla frontiera slovena, sono state rintracciate 1.463 persone, mentre sono state effettuate 591 riammissioni informali, con un’incidenza in percentuale delle riammissioni sui rintracci pari al 40,39%, a fronte del 3,16% del primo periodo dell’anno. Inoltre, si è concordato con le autorità di polizia slovene di riattivare quanto prima i pattugliamenti misti lungo la fascia confinaria – interrotti a far data dal 12 marzo scorso a causa dell’epidemia da Covid-19 – nonché di dare avvio ad una sperimentazione congiunta di droni, per consentire la tempestiva individuazione dei migranti”.
“Più in generale, al fine di implementare le misure a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica connesse al flusso migratorio, sono state assegnate nelle province di Trieste, Gorizia e Udine aliquote di rinforzi, pari a 270 militari nell’operazione “Strade sicure” e 47 unità delle Forze di polizia, cui si aggiunge l’assegnazione di ulteriori 50 unità ad Udine, a decorrere dal 7 agosto – sottolineano gli esponenti M5S -. Sulla questione della chiusura dei valichi, ricordiamo al consigliere che ciò porterebbe a file interminabili di automobili e i controlli su ogni vettura. Basterebbe eventualmente chiuderli la notte, momento in cui, con molta probabilità avvengono i maggiori transiti”.
“Il consigliere Bernardis dovrebbe prendersela in primis con il suo ‘leader maximo’ – conclude la nota del Gruppo consiliare -. Abbiamo infatti sollecitato più volte il leader del suo partito, affinché, quando era ministro degli Interni, si occupasse della rotta balcanica e non solo degli sbarchi, ma non ha mai voluto saperne. Più facile fare i selfie che trovare soluzioni. Sappiamo che per la Lega sbraitare è fondamentale. Noi preferiamo lavorare anche senza sbandierare ai quattro venti ciò che viene fatto, e il suo presidente lo sa bene”.